Lukaku guarda dritto la telecamera e manda un messaggio: “Barella, tu sei il peggiore di tutti”
In casa Chelsea si cerca di limitare i danni dopo l'improvvida intervista di Romelu Lukaku trasmessa nello scorso fine settimana. L'uscita a sorpresa dell'attaccante belga – che ha scoperchiato il calderone della sua insoddisfazione appena dopo qualche mese dal suo arrivo a Londra, con tanto di ammiccamento alla sua vecchia Inter dove già sogna di tornare – rischia di bruciare subito il mostruoso investimento fatto nella scorsa estate dai Blues.
Quei 115 milioni di euro spiegano bene le parole pronunciate domenica da Thomas Tuchel al termine del match pareggiato contro il Liverpool, match dal quale aveva escluso per punizione Lukaku, non convocandolo neanche. Il tecnico tedesco ha indossato le vesti del pompiere: "Lukaku è un giocatore del Chelsea e resterà qui. Abbiamo il dovere di proteggere i nostri giocatori e non ascoltare la pressione dei media. Ma vogliamo capire perché abbia detto certe cose, per questo ci incontreremo domani. Se questo incontro andrà bene, non ci saranno problemi a farlo giocare con il Tottenham mercoledì. Non è la prima volta che un'intervista fa rumore, non mi sono sentito attaccato personalmente e non sono arrabbiato".
L'incontro di oggi tra Tuchel e Lukaku dovrebbe dunque portare novità, con la semifinale di Coppa di Lega tra Chelsea e Tottenham in programma mercoledì a Stamford Bridge che potrebbe sancire la ‘pace' tra le parti. Il belga nell'intervista trasmessa da Sky è andato davvero a ruota libera, senza alcun freno. In uno dei passaggi si è rivolto direttamente anche ai suoi vecchi compagni, guardando dritta la telecamera. È stato quando ha parlato della sua capacità di reagire e dare il meglio in campo quando stimolato a dovere, non sempre con le buone…
"Con me ha sempre funzionato – ha spiegato il belga – Trovi una buona reazione con me, i giocatori questo lo avevano capito. Loro facevano di tutto per farmi incazzare. Specialmente Barella. Nicolò tu sei il peggiore di tutti. Tu, Handanovic e Brozovic. Questi tre mamma mia… Mi provocavano sempre, anche Sensi. Non lo so, era uno stimolo e in campo dopo ero un po' pazzo. Ripeto, funziona sempre con me".
Lukaku si sente ancora parte di quello spogliatoio e anche le parole rivolte agli ex compagni sembrano andare nella direzione di coinvolgerli nel suo rinnovato amore per l'Inter: "Devo essere onesto, ho passato più tempo con questi giocatori che con la mia famiglia. Quando dico che quei ragazzi dell'Inter sono miei fratelli per la vita, anche se li sento ogni tanto, è la verità". Con buona pace della sua nuova famiglia, che gli sborsa 12 milioni netti all'anno…