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Perché Lukaku è stato espulso in Juve-Inter dopo la sua esultanza: cosa dice il regolamento

Al 94° Lukaku realizza il rigore del pareggio per l’Inter contro la Juventus. Il veleno è nella coda della semifinale di andata di Coppa Italia per l’esultanza dell’attaccante sotto la Curva dei bianconeri che gli rivolge insulti razzisti. “Muto! Muto!”, urla il belga.
A cura di Maurizio De Santis
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L'esultanza di Lukaku verso la Curva dei tifosi della Juventus dopo aver realizzato il rigore del pareggio.
L'esultanza di Lukaku verso la Curva dei tifosi della Juventus dopo aver realizzato il rigore del pareggio.

Il finale di JuventusInter è furibondo, diventa incandescente, s'accende all'improvviso per due fiammate e diventa una bolgia. Il veleno è nella coda, Romelo Lukaku sputa tutto quello che ha in corpo quando trasforma al 94° il calcio di rigore del pareggio concesso per un fallo di mani di Bremer evidente a tal punto che lo stesso difensore non accenna a proteste. "Muto! Muto", urla con gli occhi sgranati l'ex Chelsea fissando il settore alle spalle della porta di Perin.

L'esultanza di Lukaku, reagisce agli insulti razzisti: "Muto! Muto!"

Ce l'ha con quella porzione di pubblico che lo ha beccato, gli ha rivolto cori ostili e insulti razzisti, ha provato a innervosirlo con i buuu. "Muto! Muto" continua a gridare con fierezza mentre i compagni di squadra lo abbracciano e cercano di portarlo via da lì prima che si cacci nei guai. Ma è troppo tardi.

L'attaccante nerazzurro urla qualcosa verso il pubblico, prende il secondo giallo e viene espulso.
L'attaccante nerazzurro urla qualcosa verso il pubblico, prende il secondo giallo e viene espulso.

Il belga ormai è un fiume in piena e tracima rabbia replicando la celebrazione adottata anche in nazionale: mano sulla fronte a mo' di saluto militare, dito indice portato davanti al naso, capo leggermente chinato e occhi chiusi per scandire la solennità di quel rituale. Quella mimica è come gettare benzina sul fuoco, ne è bastato un goccio perché divampasse l'incendio.

L'intervento falloso su Gatti costato a Lukaku la prima ammonizione.
L'intervento falloso su Gatti costato a Lukaku la prima ammonizione.

Quella reazione non è stata casuale né solo una forma di autotutela per gli epiteti ma sinonimo anche del nervosismo che il calciatore ha manifestato nei minuti che il tecnico gli riserva mandandolo in campo nella fase finale dell'incontro. Rischia grosso quando entra in maniera maldestra su Gatti commettendo un fallo da ‘arancione', con il direttore di gara Massa che lo grazia rifilandogli solo il giallo.

La punta nerazzurra sgomita e sbuffa nei contrasti, dà tutto, vuole spaccare il mondo per lasciare alle spalle anche quegli errori grossolani commessi in campionato contro la Fiorentina (in particolare per il gol sbagliato in maniera incredibile), si lamenta poi raccoglie tutte le proprie energie mentali quando prende sulle spalle la responsabilità di un tiro così importante in un momento delicato, cruciale della semifinale di andata di Coppa Italia.

Perché Lukaku è stato ammonito dopo l'esultanza: cosa dice il regolamento

Lukaku segna con freddezza e va a esultare sotto la Curva dei tifosi bianconeri, provocando le proteste degli avversari e scatenando gli umori più bassi della folla che lo aveva già preso di mira. La tensione si taglia a fette, Cuadrado è il più esagitato, discute animatamente con Handanovic, il capannello diventa un parapiglia e per quella gazzarra saranno espulsi oltre a Lukaku (che ha preso la seconda ammonizione per la provocazione) anche il colombiano e il portiere dei nerazzurri.

Nel regolamento la spiegazione della seconda ammonizione (giusta) data a Lukaku, espulso poco dopo.
Nel regolamento la spiegazione della seconda ammonizione (giusta) data a Lukaku, espulso poco dopo.

Era giusto infliggere la seconda ammonizione a Lukaku? Sì, a termini di regolamento. Lo dice la norma numero 12 che prende in esame, tra le altre, l'ipotesi dei festeggiamenti per una rete e spiega che Un calciatore deve essere ammonito, anche se la rete non viene convalidata, se:

  • si avvicina agli spettatori in modo tale da causare problemi di sicurezza e/o per l’incolumità e/o si arrampica sulla recinzione
  • agisce in un modo provocatorio o derisorio
  • si copre la testa o il volto con una maschera o altro oggetto similare
  • si toglie la maglia o copre la testa con la maglia.

Il significato dell'esultanza di Lukaku: l'aveva fatta anche con il Belgio

Al di là del contesto, il modo di festeggiare dopo un gol di Lukaku desta curiosità: perché sceglie proprio quel gesto che richiama il saluto militare? Non è una novità, considerato che una cosa del genere si era già vista in occasione della tripletta realizzata con la maglia del Belgio qualche settimana fa durante la gara di qualificazione a Euro 2024 contro la Svezia.

Il gesto eloquente di Lukaku dopo la doppietta segnata contro la Svezia.
Il gesto eloquente di Lukaku dopo la doppietta segnata contro la Svezia.

Quel gesto era dedicato al compagno di nazionale, Jérémy Baffour Doku che gioca nel Rennes e festeggia così dopo una rete. Il calciatore però non era stato convocato perché infortunato e Lukaku gli aveva dedicato un pensiero imitandone la celebrazione. Lo ha fatto anche a Torino ma l'impressione è che questa volta il suo atteggiamento avesse ben altro valore.

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