Lukaku e Tuchel non erano soli: all’incontro si presenta Marina Granovskaia, è decisiva
Un inizio 2022 non di certo memorabile per il Chelsea. L'intervista di Lukaku è stato il proverbiale "fulmine a ciel sereno" che ha ulteriormente sparigliato le carte di mister Tuchel, in un momento molto importante della stagione. L'insoddisfazione del belga, quasi pentito dell'addio all'Inter, palesata in un modo così plateale non è piaciuta a nessuno in casa Blues e anche i vertici del club si sono schierati dalla parte del manager. Ora però è il momento di guardare avanti, e fissare dei paletti. Anche per questo c'è stato un incontro chiarificatore tra Lukaku e Tuchel, a cui ha partecipato anche Marina Granovskaia, braccio destro del patron Abramovich.
D'altronde Big Rom con la sua intervista non autorizzata è riuscito a far arrabbiare tutti. Dai tifosi, allo staff tecnico, fino alla dirigenza. Le sue parole infatti hanno destabilizzato la squadra alla vigilia di un match importante contro il Liverpool, vero e proprio scontro diretto. Un "rumore di cui non avevamo bisogno", l'ha definito Tuchel che pur ammettendo di non essersi sentito attaccato personalmente (anche se il giocatore ha criticato le sue scelte, soprattutto a livello tattico), è rimasto sorpreso e deluso da suo centravanti, soprattutto in un momento già non semplice della stagione con tanti infortuni e con l'ombra del Covid.
Inevitabile dunque l'esclusione contro il Liverpool per l'ex Inter che ha ripreso gli allenamenti lunedì. Il tutto dopo essere stato a colloquio con il suo tecnico sulla controversa intervista. Tuchel ha avuto il sostegno di tutto il club, dirigenza compresa, ed è quello che ha ribadito anche Marina Granovskaia, amministratrice delegata dei Blues, figura di fiducia di Abramovich considerata la donna più potente del calcio. Anche lei ha partecipato al mini-vertice per fare il punto della situazione sul "caso Lukaku" con il diretto interessato.
Il calciatore dunque tornerà a disposizione per la sfida contro il Tottenham di Carabao Cup. Un derby non banale contro il tecnico con il quale ha instaurato un feeling eccezionale. Il salentino ha preferito dribblare le domande sul suo ex pupillo, sperando però che torni a giocare presto visto che "le persone che guardano la partita sperano di vedere i migliori giocatori in campo". D'altronde proprio gli Spurs sono stati inseriti nella lista dei club interessati alle prestazioni di Lukaku in chiave mercato. Al momento però una partenza del giocatore arrivato per 97.5 milioni di sterline (circa 115 milioni di euro) è da escludere. Si va infatti verso una tregua forzata almeno fino al termine della stagione.
Prima però Lukaku, che probabilmente sarà punito anche con una multa salata (si è parlato anche di un possibile taglio del 30% dello stipendio mensile, per un'ammenda da più di 500mila euro), dovrà anche scusarsi pubblicamente, situazione che stando alle fonti a lui vicine dovrebbe concretizzarsi presto, chiarendo il senso delle sue parole anche al cospetto dei tifosi molto arrabbiati con lui. Questi gli step per cercare di far spegnere le luci sul caso, almeno però fino a giugno, quando tutto potrebbe succedere soprattutto se la frattura non dovesse essere totalmente e perfettamente ricomposta.
Nel frattempo le prime scuse, quelle all'allenatore e alla squadra sono arrivate come annunciato da Tuchel in conferenza stampa alla vigilia del match contro gli Spurs: "Gli abbiamo dato il tempo di guardare indietro con calma. Si è scusato ed è tornato in rosa per l'allenamento di oggi. Per me, la cosa più importante era capire – e capire chiaramente – che non era intenzionale. Non l'ha fatto intenzionalmente per creare questo tipo di rumore davanti a una grande partita". Dunque Lukaku non si è reso conto del peso delle sue parole. Ma il manager riuscirà a superare il tutto? Di certo qualcosa è successo, ma niente di irreparabile: "Non è stata una cosa piccola, ma è abbastanza piccola da stare calmi, accettare le scuse e andare avanti".