Lukaku è stato della Juve per un giorno: affare saltato in piena notte per un rifiuto
Ciò che poteva essere e non è stato. La storia che lega Romelu Lukaku e la Juventus è quella di un puzzle a cui è mancato solamente l'ultimo tassello per essere completo. Per celebrare questo matrimonio annunciato sarebbe bastato semplicemente un sì, ma non da parte del gigante belga. Quello era già arrivato e nell'agosto 2019 tutto era pronto per il suo trasferimento alla corte bianconera. La differenza la fece Paulo Dybala, che nella stessa sessione di calciomercato rifiutò la proposta del Manchester United e decise di rimanere a Torino. Da quel momento in poi il castello juventino si riscoprì di sabbia e ancora oggi se ne vedono le conseguenze.
L'affare sfumato
Nell'estate 2019 la dirigenza della Juventus individua il profilo ideale da regalare al nuovo allenatore Maurizio Sarri e da affiancare a Cristiano Ronaldo. È un classe 1993 e gioca nel Manchester United. Con l'acquisto di Lukaku la Juventus sarebbe diventata la favorita a vincere tutto, dal campionato italiano alla coppa europea più prestigiosa e tanto sognata. Da parte del giocatore c'è la disponibilità al trasferimento, le parti trovano l'intesa economica sul contratto e le due società sono d'accordo sulla contropartita: Dybala, più conguaglio a favore dei bianconeri. Il 4 agosto 2019 Romelu Lukaku è un giocatore della Juventus. Nella notte la fumata da bianca diventa nera e per il dg Paratici il colpo, anzi il colpaccio, resta in canna. Così come resta a Torino il fantasista argentino, che non ci sta a essere utilizzato come pedina di scambio e si mette di traverso rifiutando un contratto con i Red Evils attorno agli 11 milioni di euro netti a stagione. L'affare si complica non solo per le resistenze della Joya ma anche per le pretese economiche dell'intermediario Jorge Antun, che pretende commissioni altissime e fa innervosire la controparte inglese.
Il danno diventa beffa quando pochi giorni dopo l'oggetto dei desideri bianconeri si trasferisce alla corte della squadra più odiata, l'Inter dei due ex Antonio Conte e Beppe Marotta. "Non volevo più stare a Manchester, volevo andare via dalla Premier e cercavo una squadra che mi volesse… Conte mi cercava dal 2013. Quando ho saputo che andavo da lui ho esultato, perché in Italia è sempre stata l'Inter la mia squadra di riferimento guardando i vari Adriano, Ronaldo, Vieri. Sarei potuto andare anche alla Juve, ma tempo prima quando c'era Conte".
Le parole di Lukaku furono confermate tempo dopo anche dal suo agente Federico Pastorello: "Dybala si rifiutò di andare a Manchester ma ciò che ha fatto pendere l'ago della bilancia verso i nerazzurri sono stati i tifosi, il calore di quelli interisti che hanno visto in Romelu l'uomo per aprire un ciclo, voluto fortemente da Conte. Lo stesso affetto non si è percepito in casa Juve e lui cercava un club che lo volesse". Alle parole seguono i fatti e Lukaku dimostra quello che a Torino già sapevano: che un solo giocatore potesse spostare così tanto gli equilibri di una squadra, che solo quel giocatore poteva da solo risolvere molti dei problemi che c'erano nella rosa bianconera appagata dopo il ciclo di Allegri.
Il belga alla prima stagione con l'Inter realizza 34 reti, suo record in carriera. Viene inoltre inserito nella top XI dell’Europa League, nonostante la sfortunata autorete nella finale persa contro il Siviglia. Soprannominato BigRom, conquista da subito l’affetto dei tifosi anche grazie ai suoi gol nei derby contro il Milan. Nella seconda stagione a Milano diventa addirittura l'artefice dello scudetto, il primo che sfugge proprio ai bianconeri dopo 9 stagioni consecutive di dominio incontrastato. Proprio durante la cavalcata del Biscione verso il tricolore, il dirigente bianconero Pavel Nedved pronuncia parole di rimpianto: "Magari in Italia hanno scoperto Lukaku solo adesso che è all'Inter, ma noi sapevamo fosse un grande giocatore. Ne abbiamo seguiti tanti, ora non mi va di dire se abbiamo seguito anche lui". Se non è un'ammissione poco ci manca.
It's coming home
Dall'Inghilterra all'Inghilterra. Il cerchio di Lukaku si apre nel 2011, quando viene acquistato dal Chelsea dopo essere diventato il più giovane marcatore della storia del campionato belga, e si chiude nell'estate 2021, quando torna a vestire la maglia blues da vincitore. La prima esperienza inglese fu fatta di prestiti, al West Bromwich e all'Everton, tanto è vero che con il club di Londra non ebbe il tempo di fare nemmeno un gol. Nel mezzo la parentesi al Manchester United. Nel luglio 2017 venne acquistato per 85 milioni, voluto fortemente da Mourinho. La prima stagione fu positiva: realizzò 10 reti nelle prime nove presenze, diventando il più giovane a realizzare 100 gol nel campionato inglese. Poi la concorrenza con Zlatan Ibrahimovic e l’arrivo del nuovo tecnico Solskjaer: con entrambi un rapporto mai nato. Era l'estate del 2019 e un matrimonio annunciato stava per celebrarsi.