Torino-Roma è un pari muscolare (1-1): Lukaku ci mette il fisico, Zapata la testa
Un pareggio muscolare. Duvan Zapata replica al guizzo di Romelu Lukaku e regala al Torino un pareggio (1-1) voluto, cercato, che Juric s'è quasi ‘chiamato' quando nel finale ha lanciato nella mischia tutto il potenziale offensivo che aveva a disposizione. E all'ultimo assalto è arrivata la rete che l'ex punta dell'Atalanta ha buttato dentro con una capocciata che ha fatto cadere il muro dei giallorossi. Aveva retto fino allora, è crollato per la testata d'ariete del colombiano.
Bellissima, perfetta e calibrata la palla calciata da Ilic: la mette nel mezzo coi giri contati, ha visto dove si trova il compagno di squadra, conosce il suo movimento e sa che può contare su di lui. La traiettoria è indirizzata verso il secondo palo, laddove sbuca Duvan e la mette dentro con tutta la determinazione che lo contraddistingue. Perché l'area di rigore è terreno di caccia prediletto. Perché quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a ballare. Perché il karma è così, ti punisce e basta: Zapata è stato a un passo dalla Roma in estate, adesso la castiga.
Un rimpallo. Una palla sporca. Big Rom sembrava aver deciso la serata con un suo graffio: era lì, nel cuore dell'area del Torino, e ne ha approfittato alla sua maniera. Credeva di aver servito alla Roma una rete pesantissima, il gol della vittoria che tirava fuori i giallorossi dalle secche della bassa classifica e li portava nel mucchio selvaggio che è a -2 dalla zona Champions. Non adesso, non ancora.
E che sarebbero stati loro i protagonisti più attesi, lo avevano confermato anche due episodi molto netti. Il copione era già scritto, serviva solo recitarlo nel migliore dei modi. E allora prima Rui Patricio ha dovuto sfoderare tutta la sua esperienza per respingere in tuffo il colpo di testa del sudamericano, poi il belga ha cercato di sorprendere Milinkovic Savic con un tiro di sinistro dalla distanza (ma il portiere granata c'era).
Ai punti, però, c'è un legno che ancora trema e avrebbe cambiato (forse) l'inerzia dell'incontro se l'esito fosse stato più fortunato. È quello colpito dalla Roma che è andata vicinissima al gol con il montante centrato da Cristante.