Luis Suarez rompe il silenzio: “Lavoravo al passaporto italiano da un anno, non c’era solo la Juve”
Non sarebbe stata la Juventus a dare il via all'iter per far ottenere il passaporto italiano a Luis Suarez. O almeno secondo quanto affermato dallo stesso attaccante uruguayano che sostiene che le pratiche per ottenere la cittadinanza italiana sarebbero partite un anno prima dell'esame "farsa" di italiano all'Università per Stranieri di Perugia finito nel mirino della Procura della Repubblica e che ha visto coinvolti i vertici dell'ateneo umbro ma anche alcuni dirigenti juventini (tra cui il direttore generale Fabio Paratici che risulta al momento indagato).
L'ex calciatore del Barcellona in un'intervista rilasciata alla trasmissione El Transistor dell'emittente radiofonica spagnola Onda Cero ha infatti parlato di ciò che è successo la scorsa estate, prima del suo approdo all'Atletico Madrid. La punta uruguayana ha spiegato che la Juventus non era l'unica squadra interessata al suo ingaggio dopo che il nuovo tecnico blaugrana Koeman gli ha detto chiaramente che non avrebbe fatto parte del suo progetto: "Si è parlato molto della Juventus, ma c'erano molti club interessati" ha infatti detto Suarez a riguardo.
Lo stesso ‘Pistolero' ha poi rivelato che la pratica per ottenere il passaporto italiano era indipendente dalla trattativa in atto con la società bianconera come dimostrerebbe il fatto che, a suo dire, l'iter avrebbe avuto inizio già un anno prima dell'ormai famoso esame farsa d'italiano (quando ancora era un punto fermo del Barcellona) e che ha poi voluto proseguire anche dopo la fine delle trattative con il club piemontese proprio perché era una cosa che andava ormai avanti da tanto tempo: "Ho proseguito l'iter per ottenere il passaporto italiano perché era una cosa che andava avanti ormai da un anno" ha spiegato infatti Luis Suarez.