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Luis Suarez racconta l’addio al Barcellona: “Mi hanno usato per convincere Messi”

Luis Suarez dopo la vittoria della Liga con l’Atletico Madrid, si è tolto qualche sassolino nei confronti della sua ex squadra il Barcellona. Il Pistolero ha raccontato alcuni retroscena relativi al suo addio, e a quanto accaduto ad inizio stagione. Dito puntato soprattutto nei confronti di dirigenza e mister.
A cura di Marco Beltrami
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Dopo aver trascinato l'Atletico Madrid alla conquista della Liga, Luis Suarez si è lasciato andare ad un pianto liberatorio. Si è tolto una soddisfazione enorme il Pistolero, scaricato dal Barcellona del suo grande amico Leo Messi, e capace di prendersi una bella rivincita. Nella sua ultima intervista a "El Partidazo de Cope", l'uruguaiano è tornato a parlare di quanto accaduto nell'ultima stagione, togliendosi qualche proverbiale sassolino.

Impossibile non partire dalla fine e da quella videochiamata in lacrime sul terreno di gioco del José Zorrilla: "Io e mia moglie piangevamo perché abbiamo sofferto molto, per i cambiamenti che hanno dovuto subire i nostri figli. I soldi non ti danno la felicità. Lei sa quello che ho passato e sofferto. Quando ad inizio stagione mi hanno messo da parte in allenamento. Ho sofferto molto per il ginocchio e ho lavorato duro tutto l'anno, con sessioni extra. Per questo ho dovuto ridurre il tempo per stare con mio figlio. Ecco perché vedere tutti i miei cari felici per questo titolo non me lo farà dimenticare mai".

Nessuna "vendetta" nei confronti del Barcellona, ma Luis Suarez comunque non dimentica il modo in cui è stato trattato: "Non andrò mai contro il Barcellona, perché mi hanno dato tutto permettendomi di giocare nell'elité del calcio, ma il presidente (l'ex Bartomeu, ndr), invece di chiamarmi parlava con la stampa. Nel momento in cui cercavano di convincere Leo a restare, mi hanno chiamato per aiutarli, per parlare anche con Griezmann… e perché poi non mi hanno chiamato quando volevano che me ne andassi?".

E non manca anche una stoccata a Koeman, che non ha avuto a detta di Suarez la personalità per imporsi con la dirigenza: "Perché l'allenatore non è venuto da me dicendomi che contava su un altro tipo di nove? Ho capito invece che lui mi ha voluto trasferire il messaggio ‘mi hanno detto di dirtelo' perché dopo avermi lasciato fuori tre partite mi ha detto ‘se domani non si risolve la tua situazione, conto su di te contro il Villarreal'. Questo è quando ti accorgi che non ha tanta personalità, non era l'allenatore a decidere ma veniva dall'alto".

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