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Luis Suarez e il caso della cittadinanza italiana

Luis Suarez, intercettazioni: “Con stipendio da 10 milioni deve passare”, “Non spiccica una parola”

Sono emerse alcune intercettazioni relative all’indagine della Procura sull’esame sostenuto da Luis Suarez per ottenere la cittadinanza italiana, viziato da “irregolarità” secondo quanto confermato dalle autorità. “Con uno stipendio da 10 milioni deve passare l’esame”, “Non spiccica una parola di italiano”, sono alcune delle frasi registrate.
A cura di Redazione Sport
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Sono emerse alcune intercettazioni relative all'indagine della Procura sull'esame sostenuto da Luis Suarez per ottenere la cittadinanza italiana, viziato da "irregolarità" secondo quanto confermato dalle autorità. "Con uno stipendio da 10 milioni deve passare l'esame", "Non spiccica una parola di italiano", sono alcune delle frasi registrate.

Le intercettazioni sul caso Suarez

L'inchiesta della Procura di Perugia parte molto da lontano, perché tutto nasce da un altro procedimento, e coinvolge ora anche Luis Suarez. E riguardo l'attaccante sudamericano ci sono una serie di intercettazioni che confermerebbero una serie di irregolarità, che riguardano i professori Grego Bolli, Rocca, Spina e Olivieri: "Mi dici tu quale voto ci do e via". Ma c'è stata una frase anche che riguarda proprio il bomber: "Metti tutti 3, tanto ho sentito la rettrice ieri, la linea è quella". Tante le frasi registrate dagli investigatori dal tenore anche estremamente differente: "Questa di Suarez è una gatta da pelare, come si fa si fa male", e anche: "Se lo bocciate ci fanno attentati". E a quest'ultima frase c'è chi ha risposto: "Ma te pare che lo bocciamo?". Poi ci sono le intercettazioni relative all'esame in sé: "Questa è una decisione assunta dai vertici per l'università degli stranieri" e anche: "L'abbiamo instradato bene, sta memorizzando parte dell'esame". Anche se poi il bomber in realtà un grande esame, comunque, non lo ha fatto: "Non coniuga i verbi, parla all'infinito". Dalle intercettazioni si è scoperto che quell'esame è stato istituito apposta per lui: "Una sessione ad hoc per il calciatore". Ma tra gli intercettati c'è anche chi aveva dei dubbi: "Il mio timore è che i giornalisti fanno due domande e quello va in crisi".

L'indagine è partita da Perugia

I militari della Guardia di Finanza di Perugia, su indicazione del procuratore Raffaele Cantone, hanno iniziato a indicare lo scorso mese di febbraio per diversi fatti maturati all'interno dell'Università per gli Stranieri. E durante quest'indagine risulta che gli argomenti oggetto della prova d'esame di Suarez sarebbero stati preventivamente concordati con il candidato, cioè l'attaccante del Barcellona che era arrivato in Italia giovedì 17 settembre dove aveva svolto quest'esame che, ahi lui, farà parte della sua storia personale.

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