video suggerito
video suggerito

Luis Suarez è morto a 88 anni: il campione spagnolo della Grande Inter ha segnato un’epoca

Calcio in lutto per la scomparsa di Luis Suarez a 88 anni: Pallone d’Oro nel 1960, con la Grande Inter di Herrera ha segnato un’epoca.
A cura di Paolo Fiorenza
6.984 CONDIVISIONI
Immagine

Luis Suarez è morto a 88 anni, compiuti lo scorso 2 maggio: il campione spagnolo, Pallone d'Oro nel 1960, ha segnato un'epoca nel calcio italiano e mondiale, vincendo due Coppe dei Campioni con la Grande Inter di Angelo Moratti e Helenio Herrera e gli Europei con la nazionale spagnola. ‘Luisito', come tutti lo chiamavano, è stato un centrocampista sublime, affermatosi al Barcellona sotto la guida dello stesso Herrera (due campionati vinti in Spagna), prima di seguire il tecnico – che lo aveva espressamente richiesto – quando nel 1961 si trasferì all'Inter, un anno dopo Helenio.

In nerazzurro fece parte di una squadra leggendaria, che dettò legge in Italia e nel mondo, vincendo tutto quello che c'era da vincere: tre Scudetti, due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali. Il regista spagnolo diventò subito il fulcro di quell'Inter, la cui formazione ancora oggi si snocciola a memoria: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Domenghini, Suarez, Corso. Il club nerazzurro ha salutato uno dei suoi giocatori più mitici dedicandogli due post su Twitter, con una frase che dice tutto: "Se non sapete cosa fare, date la palla a Suarez".

Nell'Inter Suarez giocò per 9 stagioni, con un bilancio complessivo di 333 partite e 55 gol segnati. Nel 1970 si trasferì alla Sampdoria, dove concluse la sua carriera di calciatore tre anni dopo, a 38 anni. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Luisito restò nel nostro Paese, eleggendo l'Italia come sua patria adottiva.

Prima allenatore (sulla panchina della stessa Inter e anche della Spagna), poi opinionista televisivo, Suarez ha dimostrato di possedere in ogni cosa che ha fatto in vita quella stessa scintilla di intelligenza pura che sprigionava in campo, unitamente a un'ironia rara in un mondo di soloni calcistici che si prende spesso troppo sul serio. Luisito è stato un grandissimo, mai come stavolta non c'è alcuna esagerazione in queste parole.

6.984 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views