Luis Enrique usa una sola parola per definire Donnarumma: la scandisce sillaba per sillaba

Donnarumma eroe del PSG, ancora una volta. E ancora una volta la parola non è abusata, vista la prestazione mostruosa messa in campo dal 26enne portiere della nazionale azzurra nella gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro l'Aston Villa. Se gli uomini di Luis Enrique sono tornati da Birmingham con la qualificazione alle semifinali nel taschino (affronteranno la vincente tra Real Madrid e Arsenal, con gli inglesi largamente favoriti dopo il 3-0 dell'andata), devono ringraziare Gigio, che nell'infuriare della tempesta degli attacchi dei Villans, alla ricerca del gol che li avrebbe portati ai supplementari, si è stagliato sul proscenio come un gigante, esattamente come aveva fatto nel turno precedente deciso ai rigori contro il Liverpool.

Luis Enrique non si trattiene sulla prova mostruosa di Donnarumma
I media francesi esaltano Donnarumma e la domanda sulla sua prova da alieno è inevitabile per Luis Enrique in conferenza stampa. Il tecnico asturiano – che ha fatto un lavoro eccezionale al PSG, appena laureatosi campione di Francia, varando un progetto di squadra vera al posto dell'accozzaglia di stelle del passato – usa una sola parola per definire la prestazione dello stabiese e la scandisce bene, sillaba per sillaba: "Sen-sa-zio-na-le". Lucho aggiunge peraltro: "Come tutta la squadra". Chiaramente non vuole e non può ridurre il traguardo raggiunto dalla sua squadra a un solo uomo, sottolineando comunque la capacità di soffrire da parte di tutti per riuscire a portare a casa la sconfitta con un solo gol di scarto che serviva come risultato minimo.
Impossibile non inchinarsi a Donnarumma anche per chi in passato era stato durissimo con lui, come l'editorialista di punta di RMC, Daniel Riolo, che lo aveva definito "inaffidabile" e "con le mani di burro" appena un mese fa, dopo la gara di andata degli ottavi persa in casa col Liverpool. Un giudizio che oggi si ribalta completamente e viene intinto nel miele: "Faceva anche parte del gruppo degli sconfitti che sono mancati nei grandi momenti – premette Riolo, per non smentirsi – Stavolta il fatto che sia così solido è un messaggio positivo. Potete contare su di lui".