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Luis Enrique si erge a difesa di Donnarumma con un discorso roboante: “Il colpevole sono io”

Luis Enrique difende in conferenza stampa Gianluigi Donnarumma dopo l’errore contro l’Arsenal: il portiere italiano è stato sommerso dalle critiche in Francia e l’allenatore del PSG si è schierato con il suo numero uno.
A cura di Vito Lamorte
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Gigio Donnarumma sommerso dalle critiche in Francia dopo l'errore contro l'Arsenal in Champions League ma Luis Enrique ha preso le difese del suo portiere nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta del PSG in casa del Nizza: "Si parla di questo argomento da anni, da molto prima che io arrivassi qui. Non ho alcun problema, non ci sono errori di Donnarumma, avremmo dovuto risolvere collettivamente il problema. Non è colpa sua. Ripeto, il colpevole sono io. La mia carriera è piena di questo tipo di situazioni, le supererò con il lavoro e con la capacità di motivare i miei giocatori. Ho fiducia in quello che vedo negli allenamenti e nelle partite. Se cerchi un responsabile sono io, lasciate in pace Donnarumma".

Nell'ultima gara di Champions contro i Gunners il portiere della Nazionale Italiana ha commesso un errore in uscita e l'episodio ha lasciato scorie e polemiche: Donnarumma è finito ancora un volta al centro delle critiche in Francia.

Luis Enrique sicuro: "Il livello del PSG vicino al quello dell'Arsenal"

L'allenatore del PSG ha risposto alle domande sul lavoro fatto in merito alla fase difensiva e con la sua solita dialettica ha ribadito il concetto del collettivo che sbaglia o fa bene, non del singolo: "Lavoriamo su tutte le fasi importanti del gioco. Vi ripeto che è stato un errore difensivo di tutta la squadra. Possiamo migliorare in questo senso, ma è brutto cercare un colpevole quando c’è una sconfitta. Capisco che nel calcio si voglia parlare dell’eroe o di uno che ha sbagliato. Ma noi vediamo le cose in modo diverso. Dobbiamo sempre guardare ad ogni fase piuttosto che pensare ad un’individualità. Lavoriamo sulle ripartenze, sulle fasi difensive. A volte va bene, a volte non così bene".

Infine, a chi gli chiede se il livello del Psg è lontano da quello dell’Arsenal risponde in maniera quasi sorpresa: “No, anzi, siamo molto vicini. Ma Arteta è alla guida di questa squadra dell’Arsenal da cinque anni. Anche Guardiola è al Manchester City da molto tempo (2016, ndr). Per noi è passato un anno e tre mesi. Questa non è una scusa, anzi saremo competitivi in ​​questa stagione. La mia mentalità è dire che vinceremo tutti i titoli".

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