Donnarumma va a prendersi il perdono, Luis Enrique lo difende: “L’attaccante è stato veloce”
Disastro. È la parola che accomuna i giudizi dei media francesi nei confronti di Gianluigi Donnarumma, espulso dopo pochi minuti della gara di campionato contro il Le Havre. Il portiere azzurro è nel pieno della bufera, sotto il tiro incrociato (anche) del fuoco amico: perfino i sostenitori del Paris Saint-Germain lo attaccano e chiedono a viva voce che sia lui ad accomodarsi in panchina, lasciando spazio allo spagnolo Arnau Tenas.
A ‘Gigio' non hanno mai perdonato le incertezze che hanno penalizzato la squadra in Champions League. Quelle nelle sfide con il Real Madrid – in particolare per la difficoltà di gestione della palla coi piedi – sono una ferita ancora aperta. Lo stesso allenatore, Luis Enrique, lo ha più volte ripreso per quel difetto che è inaccettabile per un estremo difensore moderno, chiamato a dialogare con i compagni di squadra e in molti casi a partecipare alla costruzione della manovra dal basso.
‘Lucho', però, ci mette la faccia e fa da scudo. Nel momento più difficile, Donnarumma trova un alleato importante: il tecnico gli toglie responsabilità, ne smorza l'errore. Sa che solo così può restituire un po' di fiducia al giocatore che si vede stretto nella morsa delle accuse che gli piovono addosso dai suoi stessi tifosi. "È un errore tra le linee dei difensori – ha ammesso lo spagnolo -, è difficile difendere in quella situazione di gioco. Eravamo distratti, Gigio ha provato a intervenire ma l'attaccante è stato veloce".
Cosa ha combinato Donnarumma? La sequenza videoclip dell'azione mette in mostra quell'uscita apparsa abbastanza goffa, fuori tempo e, al solito, caratterizzata dalla inadeguatezza dell'ex milanista a essere altrettanto efficace anche quando è fuori dai pali. Su un lancio lungo Casimir, attaccante del Le Havre, approfitta dello spazio che trova intorno a sé e affonda la giocata.
Gigio reagisce d'istinto: valuta che se resta fermo è finita, allora opta per andare incontro all'avversario. Esce dalla propria area e prova a intercettare la palla col piede. Ma il gesto che compie è maldestro, fuori tempo rispetto alla dinamica dell'azione: la gamba è troppo alta, colpisce quasi in faccia il calciatore con la scarpa.
Il direttore di gara non ha alcun dubbio e lo espelle: rosso diretto per condotta violenta. Una mazzata per il PSG, che aveva già perso Fabian Ruiz a centrocampo per infortunio, e adesso è costretto a fare un altro cambio forzato restando in dieci per larga parte dell'incontro. Vincerà comunque (0-2) ma il risultato del campo non placherà la ridda di critiche nei confronti dell'estremo difensore.