Luis Enrique carica la Spagna: “Con l’Italia spero una gara meravigliosa, abbiamo poco da perdere”
Italia-Spagna, ancora una volta tre mesi più tardi. Il 6 luglio le ‘Furie Rosse' s'infuriarono per la sconfitta dal dischetto dopo 120 minuti di emozioni, gioco e gol. Domani 6 ottobre, un'altra sfida da dentro o fuori, per un'altra finale: che non varrà l'Europeo, oramai di colore azzurro, ma l'accesso per giocarsi la seconda edizione della Nations League. I protagonisti saranno gli stessi, cambierà però cornice: si giocherà in Italia, a Milano, a San Siro, col pubblico.
Per Luis Enrique non c'è da preoccuparsi: il ct spagnolo fa spallucce quando sente parlare di Italia bella, Italia vincente, Italia migliore. "A me piace l'Italia" chiosa nella conferenza pre partita "L'Italia è un Paese che amo perché amo il cibo, il caffé, il gelato. Mi piace il sole, più il sud che il nord e anche la squadra italiana, credo che siamo le squadre che si somigliano di più". Dunque, spetterà al suo alter ego azzurro, Roberto Mancini fargli andare qualcosa di traverso mercoledì sera per la prima delle due semifinali della Final Four di Nations League 2021.
Sulla partita, Luis Enrique non entra nel merito, si nasconde e nasconde la sua Spagna, con piccole e innocenti bugie: "Non ho visto le partite di qualificazione dell'Italia, non so se è più forte…". Difficile credere all'ex stella della nazionale spagnola, più onesto quando ammette che sia la sua sia la nostra "Sono Nazionali tra le migliori quattro in due tornei vicini" o quando si pregusta l'evento: "Spero di giocare una gara meravigliosa contro i campioni d'Europa".
Sarà una partita divertente per i tifosi, tra due squadre che pensano solamente a giocare a calcio e a nient'altro che creare palle gol. E poi noi cercheremo di fare la nostra parte, tenerci il pallone e pressare ed essere più cattivi nell'area avversaria. Sarà una delle più belle partite che al momento si possano vedere sul fronte europeo del calcio
Forte anche dell'ultimo precedente negativo solo nel risultato, Luis Enrique sa che quest'Italia può essere messa davvero in difficoltà e sa anche come: "La nostra idea è di giocare l'intera partita con il pallone e fare pressione quando sono loro ad avere il possesso della palla perché giocano bene. Paura? Tensione? Noi allenatori non temiamo nulla. Bisogna essere ambiziosi e divertirsi, noi avremo poco da perdere e molto da guadagnare"