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Luis Alberto: “Ho fatto una ca…ta, chiedo scusa a tutti”

Il ventottenne centrocampista spagnolo, dopo le parole pronunciate contro la società, ha chiesto scusa a tutti attraverso una diretta su Instagram: “Voglio chiudere la questione, così non esce più e continuiamo a divertirci giocando a calcio. Mi prendo le mie responsabilità e ci voglio mettere la faccia. Chiedo scusa alla gente che si è sentita offesa, non era mia intenzione”.
A cura di Alberto Pucci
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A distanza di poche ore dal suo sfogo sui social, Luis Alberto ha ritrattato e spiegato meglio il senso delle sue parole. Il giocatore della Lazio, che aveva criticato la scelta del club di dotarsi di un aereo privato (un Boeing 737/300 full optional da circa 148 posti), ha infatti scelto di dar vita ad una diretta su Instagram per tornare sull'argomento per chiedere scusa a tutti.

"Ho sempre detto ciò che penso, i soldi non sono tutto, è un momento difficile, lo so – ha dichiarato il centrocampista spagnolo – Sono cresciuto come uno di 8 fratelli. Voglio chiudere la questione, così non esce più e continuiamo a divertirci giocando a calcio. Non parlo solamente per me, dico per tutti. Voglio che la Lazio lavori per il bene di tutti, c’è tanta gente dietro. Mi prendo le mie responsabilità, ho fatto una cazzata".

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"Ho dato il massimo e lo farò sempre, finché starò qui – ha continuato Luis Alberto – Sono sceso in campo anche da infortunato. Mi sono arrivati tanti messaggi dai tifosi. Non sono nato laziale come voi o come Danilo (Cataldi, ndr), ma ci voglio mettere la faccia. Chiedo scusa alla gente che si è sentita offesa, non era mia intenzione e devo ringraziare la Lazio per tutto ciò che mi ha dato. Ho sbagliato il momento, ora dobbiamo continuare a essere una famiglia, migliorare, e cercare di vincere tutto quello che c'è da vincere".

Prima delle sue scuse su Instagram, il 28enne ex Deportivo La Coruna era però già stato richiamato dalla società per le sue frasi pronunciate su Twitch. Nonostante il passo indietro e il pentimento attraverso i social, il club potrebbe a questo punto decidere di multare comunque il giocatore, che già in occasione del match con il Bologna del 24 ottobre scorso si era lasciato andare ad un'esultanza polemica subito dopo la sua rete.

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