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L’Uefa ripensa il Fair Play Finanziario per il Covid-19: ecco come cambia

L’Uefa ha stabilito delle misure d’emergenza temporanee per provare a limitare i danni economici prodotti dal Covid-19. L’obiettivo p quello di dare flessibilità ai club, permettere di effettuare trasferimenti e pagare in tempo gli stipendi limitando i danni economici causati dalla pandemia. Sono tre i punti focali di queste misure temporanee: debiti scaduti, regola di pareggio di bilancio e finestra di mercato sincronizzata.
A cura di Vito Lamorte
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L'Uefa sta cercando di andare incontro ai club sotto tutti i punti di vista e dopo aver deciso di non chiudere la stagione ma definendo i vincitori delle due competizioni con delle "Final Eight" che si disputeranno in Portogallo e Germania, ecco che nella riunione del Comitato Esecutivo sono state approvato una serie di misure temporanee di emergenza per integrare il regolamento sulle licenze per club e sul Fair Play Finanziario. Questa tipologia di misure è stata sostenuta all'unanimità dal gruppo di lavoro d'emergenza che sta mettendo a punto delle strategie sulle questioni legali, regolamentari e finanziarie, ed è formato da rappresentanti della UEFA, dell'ECA, delle Leghe Europee e della FIFPRO Europa. L'obiettivo è quello di dare flessibilità ai club e permettere di effettuare trasferimenti e pagare in tempo gli stipendi limitando i danni economici causati dalla pandemia.

Le misure d'emergenza dell'Uefa

Le misure d'emergenza che verranno messo in campo mirano a garantire flessibilità e permettere ai club di adempiere ai loro obblighi su trasferimenti e stipendi; dare ai club la possibilità di fare un bilancio sulle perdite di fatturato non previste; fermare l'impatto negativo della pandemia e consentire ai club di adeguare il calcolo del pareggio di bilancio per le entrate che non ci sono state nel 2020 e nel 2021. È stata discussa anche la parità di trattamento per i club che potrebbero aver subito in più periodi l'impatto del COVID-19 e cercare di portare avanti il lavoro del fair play finanziario per la sostenibilità a lungo termine del calcio.

I punti cardine delle misure d'emergenza Uefa

Sono tre i punti focali di queste misure temporanee: debiti scaduti, regola di pareggio di bilancio e finestra di mercato sincronizzata. 

Per quanto riguarda il primo punto, l'Uefa ha stabilito che la scadenza per dimostrare di non avere debiti scaduti per trasferimenti, dipendenti ed enti socio-fiscali legati a pagamenti da liquidare sarà il 31 luglio, invece del 30 giugno, e il 30 settembre e che dovranno essere comunicate tutte le informazioni relative ai movimenti per i trasferimenti al 30 giugno e al 30 settembre per poter verificare le informazioni e i debiti di altri club.

Per quanto riguarda la regola di pareggio di bilancio, che sarà valida per la stagione 2020/21 e 2021/22, la valutazione dell'esercizio 2020 è rinviata di una stagione e sarà valutata insieme a quella del 2021; il periodo di monitoraggio 2020/2021 coprirà solo due periodi di rendicontazione ( esercizi finanziari che finiscono 2018 e 2019) mentre quello del 2021/2022 verrà allungato su quattro periodi di rendicontazione (esercizi finanziari che terminano nel 2018-2019-2020-2021), gli esercizi finanziari 2020 e 2021 sono valutati come un unico periodo e l'impatto negativo della pandemia proverà ad essere neutralizzato con media del deficit del 2020 e del 2021 e aggiustamenti specifici legati al COVID-19.

Infine c'è la finestra di mercato sincronizzata: l'ultimo giorno per registrare i giocatori alla fase a gironi della stagione 2020/21 è il 6 ottobre 2020 e, per questo motivo, il Comitato Esecutivo UEFA ha invitato tutte le federazioni a definire come data finale per la prossima finestra di trasferimento estiva il 5 ottobre 2020.

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