L’Uefa: “La stagione deve finire entro il 3 agosto. Se non sarà possibile, non giocheremo”
"Per il 3 agosto la stagione dovrà essere completata". Aleksander Ceferin, numero uno dell'Uefa, fissa il paletto più importante per il calcio che studia come e quando ripartire, a fronte dell'emergenza Coronavirus. In un clima di grande incertezza, tra le ipotesi di ritorno in campo e nuovi possibili calendari per campionati e coppe, la data di scadenza della stagione 2019/2020 rappresenta a questo punto uno dei pochi punti fermi sul tavolo dei vertici calcistici di tutta Europa.
Ceferin ha aggiornato la situazione a pochi giorni dalla riunione plenaria della Uefa in cui si sono studiati i nuovi scenari, alla luce dell'evoluzione della pandemia nei vari paesi, dopo momenti anche concitati in seguito alla mossa del Belgio, che ha chiuso in anticipo il campionato contrariamente a quello che era stato l'indirizzo comune suggerito dal massimo organismo europeo. L'Uefa ha reagito con decisione, prospettando l'esclusione dalle coppe per chi dovesse chiudere anzitempo la propria annata.
Ceferin ha illustrato la sua visione sull'immediato alla ZDF, tv tedesca,
"Ci sono allo studio diversi piani per riprendere i campionati. Possiamo tornare in campo a maggio, a giugno, a luglio. L'unica soluzione sbagliata sarebbe quella che metterebbe in pericolo la salute di giocatori, tifosi e tutti gli addetti ai lavori. Se non sarà possibile, non torneremo a giocare. Ma in condizioni di sicurezza non vedo problemi".
Per Champions ed Europa League è davvero tutto possibile: l'Uefa sta lavorando ad eventuali modifiche al formato delle competizioni in modo da poterle completare anche nel giro di poche date.
"Inizieremo quando si fermerà la crisi. In Champions ed Europa League possiamo giocare come da calendario o in gara secca, in campo neutro, a porte chiuse. La formula non sarà un problema, tutto è possibile. Final Eight e Final Four? Sono delle ipotesi".
