Lozano racconta l’inferno con Gattuso al Napoli: “Piansi con mia moglie disperato”
Hirving Lozano ha lasciato Napoli nell'estate del 2023 dopo quattro stagioni culminate in una gioia che resterà per la vita. Il capitolo azzurro è stato chiuso nella maniera più meravigliosa possibile con lo scudetto, ma in precedenza le cose sul Golfo non erano andate benissimo per l'attaccante messicano con Gennaro Gattuso.
Quanto Lozano abbia sofferto all'arrivo del tecnico calabrese sulla panchina partenopea lo ha svelato lo stesso messicano in una chiacchierata con Hugo Sanchez. L'attaccante esterno era approdato al Napoli nell'estate del 2019, in un'operazione da 40 milioni avallata dall'allora tecnico Carlo Ancelotti. L'esonero di quest'ultimo a dicembre e il suo avvicendamento con Gattuso segnò l'inizio di un periodo terribile per Lozano, che con la nuova gestione finì ai margini.
"C'erano problemi e hanno cacciato Ancelotti. Arrivò Gattuso, non mi conosceva. Non sapeva nemmeno dove giocavo, ma non mi ha mai chiesto nulla – ha ricordato Lozano – Quando sei un calciatore dici: ‘Wow! Le cose non stanno andando bene qui'. Sono stato sempre in panchina. Quindi quell'anno fu terribile, piansi con mia moglie disperato. Ti rendi conto che sei migliore di tanti lì e ti chiedi: ‘Perché non mi mettono dentro? Perché non me lo permetti?'".
La situazione del ‘Chucky' tuttavia cambiò nella sua seconda stagione al Napoli, in cui trovò più spazio con Gattuso, col quale le cose migliorarono: "Mi è costato molto lavoro nei dialoghi – ha spiegato – ha iniziato a parlarmi di più, perché non mi conosceva, anche se nel primo anno non abbiamo scambiato alcuna parola. Poi si stava avvicinando e al secondo anno il suo staff tecnico mi ha parlato".