Lozano, botta tremenda sul viso: trauma cranico facciale non commotivo
Il gesto fatto da Zielinski è stato eloquente e ha tolto ogni speranza. Quando dalla panchina gli hanno chiesto quali fossero le condizioni di Lozano, a terra dopo un brutto colpo preso in un contrasto con Ndidi, il centrocampista polacco ha risposto con una mimica molto chiara. "S'è rotto un dente", è sembrato dire allo staff medico indicando il punto dell'impatto e la forza dell'impatto mulinando il pugno nell'aria. Il replay mandato in onda da Dazn spiega bene cosa è accaduto: l'attaccante messicano ha sbattuto con la faccia contro il fianco dell'avversario, non è riuscito a proteggersi la faccia mettendo le mani avanti e non s'è più rialzato. La botta sul muso è stata tremenda, lo ha messo ko costringendo il tecnico, Spalletti, alla sostituzione con Malcuit.
Poco dopo, uscito dal campo, il "Chucky" è stato accompagnato in ospedale per accertamenti a causa del trauma subìto. Oltre al dente spezzato, il giocatore è stato sottoposto a esami radiografici per accertare che la violenza di quel colpo fortuito non abbia provocato danni maggiori, che fortunatamente sono stati scongiurati. La nota del Napoli spiega infatti che non c'è stata commozione cerebrale: "Gli esami strumentali effettuati a Hirving Lozano, in seguito all’infortunio rimediato nel corso di Napoli-Leicester, hanno dato esito negativo. Il calciatore ha accusato un trauma cranio-facciale non commotivo".
Il primo tempo della partita di Europa League tra Napoli e Leicester si era chiuso con l'immagine dell'ex Psv dolorante, stordito, con le mani sul viso e il collare al collo, adagiato sulla vettura medica in attesa di essere condotto nello spogliatoio. Impossibile continuare, per i partenopei è l'ennesimo infortunio in questa fase della stagione. L'ennesimo, dopo Osimhen, avvenuto per evento traumatico e non muscolare (come capitato a Insigne, Anguissa, Koulibaly e allo stesso Fabian Ruiz). E se il nigeriano è tornato ad allenarsi, sia pure a ritmi blandi, l'incidente capitato a Lozano è come spargere sale sulle ferite: la speranza è che possa subito tornare a disposizione.