Lotito racconta la giravolta di Inzaghi: “Sono rimasto deluso sul piano personale”
È finito come peggio non poteva il ventennale matrimonio – prima da giocatore, poi da allenatore negli ultimi 5 anni – tra Simone Inzaghi e la Lazio. Dal sicuro rinnovo contrattuale di ieri sera, cementato dalla cena con Claudio Lotito, si è passati in poche ore al clamoroso ribaltone che ha portato il 45enne tecnico piacentino a crollare sotto le avances dell'Inter fresca vedova di Conte.
I nerazzurri hanno rilanciato forte oltre i 4 milioni a stagione, doppiando la proposta del club biancoceleste, e le resistenze di Inzaghi hanno ceduto. Un duro colpo anche sul piano personale per Lotito, che ha sempre considerato Simone più di un semplice dipendente. Le sue parole fanno capire che ci vorrà un po' di tempo per ricucire la ferita.
"Sono rimasto deluso sul piano personale, ha cambiato idea dalla sera alla mattina – spiega a ‘Calciomercato.com' – Il contratto era pronto, io lo avevo firmato. Lui doveva raggiungere il segretario Calveri per sottoscriverlo a sua volta, e invece non si è mai presentato. Mi ha detto che ci ha dormito sopra e ha maturato questa convinzione".
Eppure la sera prima tutto sembrava perfetto: "Siamo stati sette ore insieme, abbiamo trovato l'accordo. Ci siamo anche dati la mano". Poi la notte dei pensieri, ma soprattutto il risveglio col rilancio nerazzurro sul comodino. A quel punto Inzaghi ha chiamato Lotito per avvisarlo di aver cambiato idea e i due poi si sono nuovamente visti nel pomeriggio: "Mi ha raccontato che non aveva più stimoli, che non sarebbe stato in grado di dare la carica giusta ai calciatori. Quando una persona ti dice così, come fai a pensare di tenerlo? Certo, se me l'avesse detto la sera precedente non avrei fatto preparare l'accordo da firmare".
Quel che resta del giorno è lo scarno comunicato della Lazio, con cui il club biancoceleste congeda Simone Inzaghi senza neanche nominarlo. Sì, poteva e doveva finire decisamente meglio.
