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Lotito piomba in spogliatoio e delegittima Sarri davanti a tutti: gli urla il nome di un calciatore

Sabato scorso Claudio Lotito era furioso al termine del match pareggiato dalla Lazio col Monza: il presidente è sceso negli spogliatoi e ha urlato una frase a Sarri davanti a tutti. C’è un calciatore che è un nervo scoperto.
A cura di Paolo Fiorenza
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Acque molto agitate in casa Lazio dopo il pareggio interno col Monza: la squadra biancoceleste è quintultima in classifica dopo le prime cinque giornate di campionato con soli quattro punti, frutto del pari di sabato scorso e della vittoria a Napoli, a fronte di tre sconfitte incassate con Lecce, Genoa e Juventus. In mezzo l'esordio di Champions League salvato per il rotto della cuffia con l'Atletico Madrid grazie al miracoloso colpo di testa di Provedel all'ultimo respiro. Niente che assomigli alla splendida macchina allestita da Maurizio Sarri nella scorsa stagione, conclusasi col secondo posto alle spalle del Napoli.

È comprensibile che l'atmosfera non sia delle migliori in casa biancoceleste, con i fischi copiosi dell'Olimpico che hanno salutato i giocatori all'uscita dal campo al termine del match col Monza. Non può essere contento il tecnico, che in estate peraltro aveva chiesto rinforzi precisi (Zielinski, Berardi e Ricci) – non vedendosi accontentato – e che d'altro canto non riesce a capire cosa stia succedendo ai calciatori che avevano fatto così bene nella scorsa stagione: "È difficile comprendere l'involuzione dei vecchi, a meno che l'anno scorso non abbiano fatto il 105%", è il sospetto di Sarri, che contiene il timore che gente come Immobile, Zaccagni, Felipe Anderson abbia giocato una stagione non replicabile.

La formazione titolare della Lazio contro il Monza: c'erano due nuovi acquisti, Guendouzi e Isaksen, entrambi insufficienti
La formazione titolare della Lazio contro il Monza: c'erano due nuovi acquisti, Guendouzi e Isaksen, entrambi insufficienti

Non è ovviamente contento neanche Claudio Lotito, che con Castellanos, Kamada, Isakson, Guendouzi, Rovella e Pellegrini ritiene di aver fatto il suo nel rinforzare la squadra, pur a fronte della cessione pesante di Milinkovic-Savic. Il presidente non può accettare un rendimento di questo tipo e sabato scorso non ha fatto nulla per nasconderlo: Lotito era furioso e al fischio finale di Abisso si è fiondato negli spogliatoi per aspettare i giocatori che nel frattempo erano andati sotto la curva a chiedere scusa ai tifosi. Le successive urla del numero uno biancoceleste si sono sentite chiaramente dallo spogliatoio, come riferisce Il Messaggero: "Svegliatevi, basta con questo atteggiamento!".

Ma ancora più nitida è arrivata una frase lanciata a Sarri davanti a tutti: "Dovevi mettere Castellanos". Una vera e propria delegittimazione del tecnico agli occhi della squadra, mettendo becco in questioni tecniche e di gestione della rosa. Del resto il nome di Taty Castellanos, rimasto per l'intera partita in panchina, è una spina che rischia di fare parecchio male, alla luce dell'investimento fatto da Lotito per il 24enne attaccante argentino (15 milioni più 4 di bonus) e dell'utilizzo praticamente inesistente che ne ha fatto finora Sarri (appena 35 minuti distribuiti in 4 partite).

Maurizio Sarri sabato scorso contro il Monza: il tecnico non è riuscito a scuotere la squadra
Maurizio Sarri sabato scorso contro il Monza: il tecnico non è riuscito a scuotere la squadra

Tutti gli allarmi già stanno suonando in casa biancoceleste e i rimedi sono quelli di un calcio antico. Intanto oggi è stato cancellato il giorno di riposo della squadra, poi domani i giocatori andranno in ritiro, disposto in maniera obbligatoria da Lotito e accettato senza fiatare. Immobile e compagni resteranno a Formello dal pranzo di martedì fino al match casalingo della sera dopo contro il Torino. "Sembra di essere tornati due anni indietro", "C'è qualcosa che non va nell'ambiente, dentro" sono le due frasi di Sarri post Monza che gettano ulteriori ombre sul momento della Lazio.

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