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Lotito diffida Gravina e Dal Pino, la lettera: “Subito reintegro in Consiglio o pagate i danni”

Claudio Lotito ha scritto una lettera di diffida al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, a quello della Lega, Paolo Dal Pino, e a tutti i componenti del Consiglio FIGC per chiedere il reintegro immediato nell’organismo da cui è stato escluso dopo la squalifica per il “caso tamponi” della Lazio. La risposta di una fonte qualificata della Federcalcio: “Basta mistificazioni, la colpevolezza di Lotito è stata accertata”.
A cura di Vito Lamorte
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Le faide del calcio italiano. Potremmo titolare così l'ennesimo capitolo di una guerra che va avanti ormai da diverso tempo. L'ultima puntata ha come attore protagonista Claudio Lotito e l'oggetto principale di è una lettera. Si, perché il presidente della Lazio ha scritto una lettera di diffida al numero della Federcalcio, Gabriele Gravina, e a quello della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, più tutti i componenti del Consiglio FIGC per chiedere l'immediato reintegro nell'organismo da cui è stato escluso qualche giorno fa a causa della squalifica di 7 mesi di squalifica in primo grado e 12 mesi in appello per il "caso tamponi" della Lazio che hanno fatto decadere la sua carica da consigliere.

La situazione è è precipitata qualche giorno fa con la presenza di Lotito in consiglio federale, dal quale il patron del club capitolino è stato escluso per la squalifica ricevuta prima che il Collegio di Garanzia del Coni decidesse di rimandare gli atti alla Corte, lo scorso 7 settembre, per rimodulare la condanna: il presidente federale Gravina aveva sottolineato che la decisione non era stata annullata e per loro l'inibizione fosse ancora valida.

Nella lettera che Lotito ha spedito ai numeri uno di FIGC, Lega e ai componenti del Consiglio ha invitato "alla presa d'atto della decisione del collegio di garanzia presso il Coni" che annullerebbe le sanzioni irrogate nei suoi confronti dalla corte federale di appello. Si legge, secondo quanto riportato dall'agenzia ANSA, che "questa vale quale formale costituzione in mora per tutti danni". Alla lettera è allegato un parere del professor Bruno Sassani.

Sempre all'ANSA è arrivata la risposta di una fonte qualificata della Federcalcio: "Basta mistificazioni, la colpevolezza di Lotito è stata accertata".

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Lotito riteneva e ritiene tuttora illegittimo l'esclusione dal consiglio federale del 7 settembre lasciò a verbale una dichiarazione con la quale affermava che "non esiste alcuna sanzione che possa impedirgli il suo diritto di esercitare le funzioni di consigliere federale" e "allo stato attuale nei suoi confronti pende un mero deferimento".

A queste parole non tardò ad arrivare la risposta di Gabriele Gravina, presidente della Figc, dopo il Consiglio federale: "Lotito ama le sfide. La responsabilità è passata in giudicato. Il collegio non ha annullato nessuna condanna, ha chiesto una nuova valutazione, ma Lotito è ritenuto responsabile all'interno dell'ordinamento sportivo e per noi vige la squalifica. Lui ha portato un appunto scritto da qualcuno che evidentemente conosce la materia e ritiene di non essere più squalificato, ma secondo noi non è cosi". 

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