L’origine della Dybala Mask svelata dall’attaccante argentino: “La sconfitta col Milan”
L'esultanza di Paulo Dybala è certamente una delle più imitate dai giovani tifosi di calcio. Quel pollice e indice a coprire la bocca destarono subito curiosità, quando l'attaccante argentino festeggiò così per la prima volta nella sua carriera. Era l'11 gennaio 2017 e allo Stadium si giocava Juventus-Atalanta, ottavo di finale di Coppa Italia. Al 22′ del primo tempo Dybala battè Berisha e poi corse verso la bandierina mimando l'ormai famoso gesto.
In quel momento nacque la ‘Dybala Mask', che da esultanza si trasformò in breve tempo in marchio commerciale, utilizzato anche su magliette, felpe e cappellini. L'interrogativo su cosa rappresentasse quel gesto ebbe una risposta dallo stesso argentino dopo un contest lanciato sul web: "È la maschera di un gladiatore".
Ma dietro tutta la vicenda c'è un grande dolore sportivo. Dybala lo ha raccontato su Twitch a Ibai Llanos, commentatore spagnolo di eSports.
"Sono molto appassionato del film ‘Il Gladiatore' e di tutto quello che ci ha a che fare. Con la Juve giocammo una finale a Doha contro il Milan. Arrivammo ai rigori e io sbagliai il rigore decisivo e perdemmo. Poi avevamo 4 giorni di vacanza e li passammo insieme: fu la peggiore vacanza della mia vita, perché pensavo sempre a quel rigore sbagliato. I gladiatori andavano in battaglia sempre con una maschera ed anch'io volevo farlo per riscattarmi dal rigore sbagliato. Allora al primo gol che feci, contro l'Atalanta, volli festeggiare mimando la maschera".
Dybala si riferisce alla Supercoppa giocata a Doha il 23 dicembre 2016, gara finita 1-1 al 90′, col risultato rimasto invariato al termine dei supplementari. Furono dunque necessari i rigori: Dybala sbagliò il quinto, mentre Pasalic realizzò il suo e consegnò il trofeo al Milan, allora allenato da Montella. Quella sconfitta fu la molla per meditare la riscossa: con la feroce determinazione di un gladiatore.