L’orgoglio della Salernitana, indenne a Napoli da vittima sacrificale (e senza lamentarsi)
La Salernitana ha rovinato la festa Scudetto del Napoli che oggi aveva previsto i festeggiamenti insieme a tutto il popolo partenopeo in città. Un urlo strozzato in gola per via di quel gol di Dia che a 5 minuti dalla fine ha lasciato senza parole il Maradona. I granata sono arrivati a Napoli in tarda mattinata dopo essere stati sospinti da tutto il popolo granata che li ha attesi all'uscita dell'hotel a Salerno dove alloggiavano squadra e staff tecnico. Il tutto al termine di una settimana particolare per il club che si è ritrovata nel mezzo di una vicenda relativa allo spostamento di questo derby inizialmente previsto per sabato 29 aprile, che per motivi di ordine pubblico è stato poi slittato al giorno successivo.
In tutto questo la Salernitana non ha mai proferito parola, preferendo restare in silenzio e rispettare le decisioni della Lega. Già, perché i granata mercoledì dovranno giocare contro la Fiorentina. Una gara importante per la salvezza che necessita di tutte le energie possibili. Ecco perché su DAZN al termine della partita, Morgan De Sanctis, ds dei granata, ha voluto sottolineare proprio questo tema. "Parlo io invece dei giocatori perché abbiamo deciso che i ragazzi fosse giusto riposassero perché noi tra 72 ore abbiamo un'altra partita e molto difficile contro la Fiorentina".
La Salernitana si aspettava che venisse spostata anche la gara dei ragazzi di Sousa contro la Fiorentina e invece mercoledì i granata saranno di nuovo in campo contro la viola. A questo punto il silenzio l'ha fatta da padrona in casa granata nonostante le parole del presidente Iervolino, unico a proferire parola nel silenzio generale: "Mortificati nella nostra dignità – aveva spiegato in un'intervista – Non si è tenuto conto delle nostre esigenze, abbiamo assistito alla mortificazione della dignità di una squadra rispetto a un’altra".
Un concetto in parte ripreso dallo stesso De Santics: "Ritornavo a Napoli da ds della Salernitana in una settimana che non è stata facile per noi – ha spiegato – . Un popolo granata che ha manifestato grande dignità in maniera compostissima e non abbiamo nessun elemento polemico. Il presidente, i tifosi e le istituzioni sono state perfette". De Sanctis spiega al meglio il suo ragionamento:
"Ci siamo ritrovati a giocare una partita che per noi valeva tantissimo e l'abbiamo fatta con orgoglio e presenza prendendoci questo punto che per noi è vitale – aggiunge – Il Napoli vincerà lo scudetto ma consentitemi di fare i complimenti a tutti, specie a Meret che come portiere un po' mi somiglia". Il ds granata carica l'ambiente: "Andiamo avanti. Il popolo granata è stato rappresentato da una squadra dignitosissima e con la consapevolezza che nelle ultime 6 partite dobbiamo conquistarci questa salvezza – conclude – Vorrei che passasse il messaggio della settimana che abbiamo vissuto e che da adesso in poi dobbiamo andare tutti uniti verso l'obiettivo salvezza".
Paulo Sousa invece, sempre ai microfoni di DAZN, non si è soffermato su questa vicenda, ma ha parlato solo di ciò che c'è stato in campo: “Avevamo due decisioni da prendere – ha spiegato – Non mi piace passare gran parte della partita con un blocco basso come abbiamo fatto. Questa era stata la nostra scelta, dopo il gol subito abbiamo impostato perché credevo che portare la partita più a lungo possibile potevamo fargli male".
La svolta della partita è stato il gol del Napoli: "Abbiamo preso la decisione leggendo la partita capendo il momento di poter far male – spiega – Abbiamo alzato il baricentro. Sono felice perché abbiamo deciso bene e contro una squadra forte come il Napoli abbiamo ripreso il risultato”.