Lorenzo Insigne ha imparato a ‘ringhiare’: “Gattuso mi sta aiutando a crescere”

Zeman ne ha allevato il talento. Sarri gli ha insegnato il senso della geometria mettendo al servizio della squadra i suoi tagli e quell'effetto speciale delle sue traiettorie che era (ed è ancora) letale. Gattuso ne sta forgiando il carattere. A 29 anni Lorenzo Insigne sta vivendo il momento migliore della carriera a livello personale, di crescita interiore, di quella maturità mancata che lo ha messo dalla parte del torto anche quando aveva ragione. Le prestazioni offerte in Nazionale, per condizione fisica e modo di stare in campo (per un attimo, mettete da parte gli spunti tecnici perché li ha sempre avuti), consegnano alla platea un calciatore che non è più in grado di fare solo una cosa: correre sulla sinistra, fermarsi di colpo, cambiare passo, accentrarsi con una finta e poi calibrare il tiro a giro.

Insigne appare cambiato, ha imparato a ‘ringhiare' e chi può averglielo insegnato è facile facile da capire. Contro la Polonia affronta muso a muso gli avversari, digrigna i denti e li guarda diritto negli occhi. A Lewandowski, che è alto il doppio di lui, intima con un gesto della mano chiarissimo "bello, stai calmo". Si butta nello spazio e difende, cuce il gioco tra le linee e inventa assist, le gambe reggono, fiato anche e la testa pure.

Quel ragazzo imbronciato (con Ancelotti) e deluso dai fischi della sua gente deve aver capito che l'unico modo per mettere a tacere tutto e tutti è uno solo: conquistare la propria libertà conquistando la folla. "Non ho mai avuto buoni rapporti con la piazza di Napoli, Gattuso mi sta aiutando a crescere", ha confessato ai microfoni della Rai dopo il successo e la qualificazione alla Final Four di Nations League. "Questa maglia è importante, vogliamo indossarla con orgoglio e rispettarla tutte le partite", dice ancora Insigne.
Dall'azzurro dell'Italia a quello del Napoli è questione di sfumature e se qualche anno fa rese grazie al maestro boemo che lo aveva svezzato a Foggia e lanciato a Pescara (assieme ai pezzi più belli della sua collezione, Verratti e Immobile) adesso china il capo in segno di rispetto dinanzi al tecnico che è riuscito a trasformare la rabbia in forza. "Gattuso mi sta dando tanto fisicamente e tatticamente". Il nuovo Insigne è sbocciato. Ha imparato a ringhiare.