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L’ombra delle sanzioni cala sul Manchester City: “La proprietà emiratina non contribuisce alla pace”

Il Governo inglese sta investigando sui reali rapporti dello sceicco Mansour nei confronti di Putin: “Valutare se sia persona ancora adatta a possedere una squadra di calcio”
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo il Chelsea trema anche il Manchester City: il conflitto bellico in Ucraina potrebbe ripercuotersi anche sulla società inglese a capo dello sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan, proprietario del club e ministro degli Emirati Arabi. Secondo alcune fonti diplomatiche, la scorsa settimana avrebbe avuto un incontro personale con Bassar al-Asaad, presidente della Siria e dichiarato alleato di Vladimir Putin. Tutto ciò non è piaciuto al Governo britannico che ha deciso di analizzare più a fondo la situazione.

Se per Roman Abramovich dubbi non ce n'erano, per Mansour resta chiaro il diritto di verifica: fili diretti con la Russia non ce ne sono ancora ma le autorità inglesi non hanno per nulla gradito la vicinanza del proprietario del City con i vertici della Siria, Paese che si è dichiarato a favore di Vladimir Putin lo Zar che ha dichiarato la guerra all'Ucraina, motivo per cui sono scattate sanzioni pesanti verso tutti coloro che avrebbero contatti con il governo russo. La notizia di un confronto diretto, a livello politico, tra Emirati Arabi e Siria è dunque finito sotto la lente d'ingrandimento delle autorità d'Oltremanica.

Ciò porterebbe alla verifica delle interazioni tra Mansour e chi è finito nella lista nera del Governo britannico e come riferiscono alcune fonti spagnole, ciò potrebbe avere ripercussioni reali anche sul fronte sportivo. Il ‘caso' Chelsea è sotto gli occhi di tutti da alcune settimane: Abramovich, identificato tra gli oligarchi vicino a Putin è stato immediatamente sanzionato nei suoi beni tra cui il club inglese che è finito in una sorta di Limbo, gettando nello sconcerto i tifosi dei Blues freschi vincitori della Champions League e del Mondiale per Club.

Le sanzioni al Chelsea si sono ripercosse anche sulla vendita del merchandising
Le sanzioni al Chelsea si sono ripercosse anche sulla vendita del merchandising

Limitazioni economiche, transazioni congelate, fondi chiusi, la fuga degli sponsor e un futuro più che incerto per la società londinese messa in vendita nell'immediato da Abramovich ma ancor oggi priva di un effettivo acquirente pronto a prelevare una situazione più che delicata. E che richiede attenzione massima per capire gli sviluppi presenti e futuri di chi raccoglierà il testimone con il rischio di restare con il cerino in mano, se tutto dovesse continuare e non si riuscisse ad invertire il trend attuale. Per il City, campione inglese in carica e corazzata ancor oggi alla guida della Premier League, il pericolo è al momento remoto ma c'è: le verifiche sono in fase di svolgimento e se solamente dovesse esserci una parvenza di verità, scatterebbe la ‘tolleranza zero' vista con il Chelsea.

"Non starebbe collaborando per la pace ed è il caso verificare se Mansour sia considerabile una persona adatta e adeguata a possedere una squadra di calcio". Questa è l'accusa che trapela tra le voci che circolano attorno all'analisi attuale del Governo britannico verso il ricco e potente proprietario del Manchester City. "As", quotidiano sportivo spagnolo, è stato tra i primi ad analizzare la vicenda e a focalizzarsi su quella che potrebbe trasformarsi più che in un a semplice indiscrezione. La notizia è poi subito rimbalzata tra testate e media di tutto il mondo. Mansour è anche vice primo ministro degli Emirati Arabi Uniti (UAE) e Assad è stato aiutato dal presidente russo Vladimir Putin nella guerra civile siriana, fornendo supporto militare al governo siriano condannato dalle Nazioni Unite.

Un portavoce del ‘Foreign, Commonwealth and Development Office' (FCDO) ha criticato la visita di Assad, dicendo: "È ferma convinzione del Regno Unito che, in assenza di un cambiamento di comportamento da parte del regime siriano, il rafforzamento dei legami minacci la prospettiva di un pace inclusiva in Siria. Cos'è che le persone non capiscono? C'è stata una forma di omicidio barbaro e prolungato in corso in Siria, gestito congiuntamente da Assad" ha dichiarato al "The Telegraph", "e ora Putin sta facendo esattamente lo stesso in una barbara guerra di aggressione contro l'innocente sovrana Ucraina. E adesso alcune persone vogliono incontrare i ragazzi prepotenti?". La stessa domanda che si fece lo scorso 10 marzo il Governo nei confronti di Abramovich, poi ferocemente sanzionato.

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