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L’ombra dell’ASL di Salerno su Salernitana-Monza dopo la serata al casinò per 8 giocatori

Salernitana-Monza è già un thriller. Gli otto giocatori che lunedì pomeriggio si sono recati a giocare al casinò di Lugano, in Svizzera, potrebbero prendere parte alla trasferta di Salerno. Inizialmente erano stati fermati 10 giorni per rispettare la quarantena. Poi il passo indietro dell’ATS Brianza e Milano che ha applicato ai giocatori il protocollo FIGC. Non è da escludere un possibile intervento dell’ASL di Salerno al momento dell’arrivo dei giocatori interessati in Campania.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Salernitana-Monza è una delle partite chiave per la corsa alla promozione diretta in Serie A e ai playoff di Serie B. Le due squadre si affronteranno allo stadio ‘Arechi' di Salerno il prossimo sabato 1 maggio alle ore 15. Ma a rendere ancor più interessante, ma anche caotica, la sfida, c'ha pensato la squadra brianzola. Nel pomeriggio di lunedì 26 aprile infatti, alcuni giocatori della squadra di Brocchi avrebbero raggiunto il casinò di Lugano per giocare a slot machine, roulette e tavoli di gioco. Un viaggio proibito dalle normi anti-Covid e che non può di certo essere giustificato come comprovata esigenza lavorativa. Sono infatti vietati gli spostamenti oltre il confine regionale per ragioni diverse da quelle lavorative.

L'imbarazzo creatosi nel club di Berlusconi e Galliani, ha ovviamente creato un caso che la Lega di Serie B sta tenendo sotto osservazione. Fatale ai calciatori, è stata l'attività sui propri profili Instagram. Sono subito scattati i dovuti provvedimenti cautelativi imposti dall'ATS Brianza di Monza fino al prossimo 6 maggio. Uno stop di ben 10 giorni per 5 calciatori. Inizialmente si pensava che i giocatori dovessero saltare le gare sia con la Salernitana che con il Lecce. Il direttore generale Adriano Galliani ha infatti impugnato i provvedimenti dell'ATS perché contrariato dallo stop per 10 giorni e non 5 per chi invece proviene dall'estero. Nel pomeriggio allora, il chiarimento dell'ATS: gli otto giocatori potranno recarsi a Salerno. 

Secondo l'Ats Brianza e Milano i giocatori in questione potranno recarsi a Salerno perché le restrizioni per chi rientra dall'estero sono valide come cittadini ma non come sportivi, che invece dovranno attenersi al protocollo FIGC. Potranno così andare dalla loro abitazione fino al campo di allenamento per svolgere l'attività sportiva purché siano sottoposti a periodici tamponi i quali dovranno dare sempre esito negativo.

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L'ATS di Brianza e Milano applica il protocollo FIGC

In tempi di pandemia, i protocolli sanitari e sportivi prevedono una quarantena obbligatoria di almeno cinque giorni per chi dovesse recarsi all’estero senza giustificazioni legate al lavoro oppure a eventi sportivi internazionali per i quali è prevista un'apposita autorizzazione. Il Monza si è difeso così attraverso un comunicato: "L’AC Monza ha prontamente comunicato l’ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria locale di riferimento e continua a osservare il protocollo anti Covid-19 della Figc, che prevede che i calciatori possano svolgere le loro attività sottoponendosi a tamponi periodici". 

Nel pomeriggio l'ATS Brianza e Milano ha ribadito come i calciatori potrebbero anche recarsi all'Arechi di Salerno per la sfida tra Monza e Salernitana. La ragione del passo indietro? I giocatori sono rientrati da un paese estero e sono costretti all’isolamento fiduciario di cinque giorni, proprio come qualsiasi cittadino, ma potranno giocare contro i granata. Motivo? L’Ats Brianza e l’Ats Milano ha infatti considerato i giocatori in quarantena dal punto di vista di cittadini, ma da sportivi verrà seguito il protocollo della Figc. In attesa dei tamponi dunque, i calciatori, proprio seguendo il protocollo della FIGC, potranno continuare a svolgere gli allenamenti e le partite. Tutto dipenderà dunque dall’esito dei tamponi, che se dovesse essere negativo, permetterebbe ai giocatori che si sono recati a Lugano di essere tranquillamente convocati per la gara contro la Salernitana.

I giocatori in questione potrebbero comunque recarsi allo stadio ma senza viaggiare con i compagni. Da capire come reagirà la Salernitana che potrebbe contestare il fatto che sia stato applicato il protocollo FIGC facendo leva sul fatto che i calciatori siano andati in Svizzera come cittadini non come atleti. A questo punto anche l'Asl di Salerno potrebbe applicare dei provvedimenti dopo l'arrivo della squadra in città. Non è da escludere che le autorità sanitarie campane possano compiere un intervento deciso nei confronti dei giocatori interessati.

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