L’omaggio a Beckenbauer del Bayern Monaco: maglia numero 5 per tutti i giocatori nel riscaldamento
Il Bayern Monaco da diversi giorni sta ricordando Franz Beckenbauer. Grande emozione all'Allianz Arena prima della partita di Bundesliga tra Bayern e Hoffenheim: i giocatori del club bavarese sono scesi in campo per il riscaldamento con una maglia commemorativa che riporta sulla schiena il numero 5, quello con cui il Kaiser è diventato una vera e propria icona del calcio mondiale.
Momenti di grande commozione per ricordare la leggenda del club scomparso lo scorso 7 gennaio a 78 anni. Tra i diversi omaggi è stata diffusa dagli altoparlanti dello stadio all'uscita delle due squadre la canzone di Beckenbauer, "Gute Freunde" e prima del calcio d'inizio a centrocampo è stato posizionato uno striscione con la sagoma dell'ex presidente onorario del Bayern.
Ogni maglia verrà autografata dopo la partita di stasera e verrà messa all'asta a partire da mercoledì 17 gennaio: il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Franz Beckenbauer.
Intanto è stato proposto di cambiare nome allo stadio di Monaco per le quattro settimane del torneo e intitolarlo a Franz Beckenbauer. A riportare questa indiscrezione è il giornale tedesco Bild. Durante gli Europei l'impianto bavarese dovrebbe comunque chiamarsi diversamente perché l'UEFA non ammette nomi di sponsor per gli stadi che ospitano l'evento.
A pochi minuti dal fischio d'inizio della partita contro l'Hoffenheim, Karl-Heinz Rummenigge ha parlato a DAZN del suo amico Franz Beckenbauer, morto lo scorso 7 gennaio: "Quando ho ricevuto la notizia, il mio cuore si è sentito completamente diverso. L'intero club era in stato di shock. Certo, era previsto, ma è una triste notizia e speravamo non arrivasse. Era una persona unica. Franz è stato il primo nel calcio e forse nel mondo dello sport a diventare globale. È stato giocatore, allenatore e presidente del Bayern Monaco. Ho sperimentarlo per 50 anni la sua grandezza: sono stati momenti emozionanti, di successo ed empatia. Quando veniva allo stadio, stringeva prima la mano agli steward e solo dopo si rivolgeva ai ‘superiori'. Era il capo, soprattutto in termini di personalità”.