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Locatelli torna in Nazionale dopo le esclusioni con Mancini: “Qualcosa si era incrinato”

Locatelli ha parlato in conferenza stampa a Coverciano e si è soffermato sulla sua assenza dalle convocazioni della Nazionale, con un passaggio significativo sul rapporto con Mancini negli ultimi tempi.
A cura di Vito Lamorte
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Manuel Locatelli è tornato in Nazionale dopo un periodo di assenza. L’ultima sua apparizione con la maglia azzurra è del giugno 2022, contro l’Inghilterra in Nations League, e poi nulla più. Il calciatore della Juventus non è stato più preso in considerazione da Roberto Mancini ma con il cambio di CT la situazione è cambiata e il centrocampista nato a Lecco è tornato in pista.

Luciano Spalletti lo ha inserito nella prima lista di convocati e lo stesso Locatelli ha parlato dell'importanza di tornare a vestire l'azzurro: "Tornare qui è sempre un onore, una gioia. Tutti noi abbiamo questa responsabilità: c'è un mister nuovo e tutti noi abbiamo voglia di conoscerlo e anche lui deve conoscerci. C'è energia ed entusiasmo, siamo tutti molto carichi".

Il calciatore classe '98 ha avuto degli alti e bassi la scorsa stagione ma la sua assenza dalle liste dei convocati è sempre stata un argomento di discussione, visto la sua importanza agli Europei vinti e la possibilità di utilizzarlo sia come regista che come mezz'ala.

Locatelli ha sempre accettato in silenzio ma oggi, nella conferenza stampa a Coverciano, ha parlato del rapporto con l'ex CT negli ultimi tempi: "Quando c'è una mancata convocazione la prima colpa è mia, il primo esame. Poi ho parlato con Mancini, lui aveva delle idee e io altre. Qualcosa si era incrinato, ma va bene così".

Locatelli era stato uno degli uomini copertina di EURO 2020, quando Mancini lo lanciò in attesa del recupero di Verratti e l'allora calciatore del Sassuolo fu decisivo con una doppietta nella gara vinta per 3-0 contro la Svizzera.

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In merito al passaggio da Mancini a Spalletti ha affermato: "Dobbiamo viverla così, i cambiamenti dobbiamo vederli in maniera positiva. È arrivato un grandissimo allenatore, l'entusiasdmo di indossare questa maglia non deve essere mai un peso. Questa voglia di vincere non dobbiamo mai perderla, il cambiamento dobbiamo viverlo in maniera positiva".

Sul suo spostamento definitivo nel ruolo di regista afferma: "È uno dei ruoli più determinanti, mi rende importante: devi mantenere gli equilibri della squadra, hai molte responsabilità e a me piace toccare tanti palloni per entrare in partita. Non so bene ancora bene cosa mi chiederà Spalletti, ma so che nella Juve sto cambiando il mio modo di giocare, al di là modulo: mi sto specializzando nel fare il play davanti alla difesa e sono felice del cambiamento, anche se devo fare ancora un passo: essere più pronto sulle seconde palle, arrivare più alla conclusione. Non credo che sul mio rendimento dell’anno scorso abbia inciso l’anno complicatissimo della Juve: è sempre il campo che parla. Ma sicuramente ora nel club c’è una situazione diversa, ruoli ben definiti. E comunque in questi giorni sono focalizzato solo sulla Nazionale". 

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