Lobotka esce per infortunio in Napoli-Milan, brutte notizie per Conte: cosa è successo

Brutte notizie per il Napoli nel corso della partita contro il Milan: Stanislav Lobotka è stato costretto a lasciare il camp per infortunio al minuto 36 del secondo tempo dopo aver accusato un problema al ginocchio. Antonio Conte ha inserito al suo posto Juan Jesus, modificando l’assetto tattico della squadra anche le molte assenze che i partenopei hanno a centrocampo.
Nei prossimi giorni sarà più chiara l’entità dell’infortunio e gli accertamenti medici stabiliranno i tempi di recupero. Il calciatore slovacco si era già fermato a ottobre in seguito a una distrazione di primo grado del semitendinoso sinistro.
Lobotka esce per infortunio: cosa è successo
Al minuto 80 della partita contro il Milan Lobotka lascia il campo a Juan Jesus e i tifosi del Napoli in quel momento non pensano più al risultato del momento, quasi al sicuro, ma al finale di campionato: il centrocampista slovacco è troppo importante per la squadra di Antonio Conte e perderlo sarebbe molto grave per proseguire il duello Scudetto con l'Inter.
Il centrocampista ha lasciato il campo zoppicante e adesso bisognerà attendere l'esito gli esami che Lobotka effettuerà nelle prossime per capire l’entità dell’infortunio e valutare i tempi di recupero.
A causa del cambio non previsto, e con le tante assenze a centrocampo per i partenopei, Conte ha cambiato modulo passando dal 4-3-3 al 5-4-1.
Lobotka elogia Conte: "Può portarmi a un altro livello"
Stanislav Lobotka, nel corso di un'intervista rilasciata a DAZN, ha parlato di Antonio Conte e dell'impatto che ha avuto su di lui e sulla squadra: "Penso abbia cambiato la mentalità e poi la fase difensiva. Difendevo anche prima, ma adesso lui mostra meglio come fare, come cambiare gioco, devo giocare più avanti. Anche quando ricevo la palla, so quello che devo fare prima. Prima che arrivasse già sapevo fosse un grande allenatore. Lo avevo già sentito da Skriniar, quando lui era all'Inter: i suoi allenamenti sono molto duri. Mi ha dato molte cose, sulla mentalità, come migliorare al livello successivo. Perché prima pensavo che un certo tipo di cose non potessi farle. Dal primo giorno ho sentito che non era un allenatore come gli altri, si percepiva subito la sua personalità. ‘Ok è il miglior allenatore che potessimo scegliere', ho pensato al primo allenamento. Ho subito iniziato a capire, ‘Wow, sarà tosta questa stagione', ma lui ovunque è andato ha vinto campionato o altri titoli. So che che è difficile, ma lui può portarmi a un altro livello sia dentro che fuori dal campo".