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Lo United taglia fuori Sir Alex Ferguson dopo 38 anni: annullato il contratto da ambasciatore

Sir Alex Ferguson non sarà più l’ambasciatore globale del Manchester United: il club ha tagliato il suo contratto, troppo ricco per essere sostenuto ancora a lungo.
A cura di Ada Cotugno
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Per la prima volta dal 1986 Sir Alex Ferguson non farà parte della società Manchester United. Sir Jim Ratcliffe, CEO di INEOS, ha annunciato allo storico allenatore la fine del suo contratto di ambasciatore che chiude un'epoca gloriosa per tutta la squadra: il club sta operando un drastico taglio delle spese e non poteva più sostenere il suo stipendio multimilionario, annullato dopo un lungo faccia a faccia tra i due.

Dopo 38 lunghi anni, 27 dei quali passati in panchina a creare la storia di questa squadra, Ferguson diventerà a tutti gli effetti un semplice tifoso. Dopo la fine della sua carriera nel 2013 è rimasto ancora allo United ricoprendo il ruolo di ambasciatore e diventando parte attiva del consiglio direttivo del club. Un'avventura che ha avuto fine proprio in questi giorni, secondo le fonti consultate da The Athletic che hanno preferito restare anonime vista la delicatezza della questione.

Sir Alex Ferguson non farà più parte del Manchester United

Suona strano sentire che una figura così leggendaria sia rientrata nel taglio delle spese della squadra con la quale ha vinto tutto. Eppure i piani di INEOS non guardano in faccia a nessuno e hanno coinvolto anche il contratto da ambasciatore globale di Ferguson: l'ex allenatore dal 2013 rivestiva questo ruolo con uno stipendio di circa due milioni di euro all'anno, oltre a ricoprire il ruolo direttore all'interno del consiglio del club. Ma da oggi in avanti sarà solo un semplice tifoso come tutti gli altri e a 82 anni dovrà accontentarsi di seguire il Manchester United in casa e in trasferta come ha fatto nell'ultimo decennio.

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Ferguson è un assiduo frequentatore delle partite della sua ex squadra, alla quale rivolge il pensiero anche quando è lontano da Old Trafford. Per questo l'annullamento del suo contratto è una faccenda delicata sulla quale nessuno all'interno del club vuole esporsi. L'unica cosa certa è che Ratcliffe, che ha preso un mano il lato sportivo della società, sta cercando di tagliare i costi e non è più disposto a sostenere l'ingaggio dell'ambasciatore che pesa tanto sulle casse. Le fonti anonime inglesi hanno confermato che la situazione è stata gestita in modo amichevole in un incontro faccia a faccia tenutosi negli scorsi giorni e che lo United non chiuderà mai le porte verso lo storico allenatore: resterà un direttore non esecutivo del club e inoltre sarà sempre il benvenuto per assistere a tutte le partite.

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