Lo strano intreccio tra Chiellini e Messi: capitani, campioni e ancora disoccupati
Giorgio Chiellini è stato uno dei protagonisti della vittoria dell'Italia agli Europei. La sfida contro l'Inghilterra, nel cuore di Wembley, nella fosse dei (Tre) Leoni ha trovato pane per i suoi denti, quel clima da battaglia, duelli corpo a corpo, che tanto lo esaltano. Ne sa qualcosa Saka: ha capito, troppo tardi e a proprie spese, cosa significa trovarsi davanti un difensore italiano, vecchia scuola, che non fa troppi complimenti, ti sta col fiato sul collo e quando non ce la fa a fermarti con le buone usa le cattive maniere. E ti sbatte per terra se la situazione lo richiede. Il fallo tattico commesso contro il giovane talento dell'Arsenal è iconico: preso per il colletto, strattonato e messo al tappeto.
C'è tutto il pragmatismo (diciamo così) del calciatore d'esperienza, pronto a usare tutti i trucchi del mestiere. "Orribile ma avrei fatto la stessa cosa", s'è lasciato sfuggire Smalling, ex United oggi alla Roma. Gli inglesi si sono spinti oltre e, attraverso una petizione che ha raccolto quasi 20000 mila firme, hanno invocato la ripetizione del match per quella scorrettezza. Nel folklore di quegli attimi fuggenti c'è finita anche la cosiddetta maledizione lanciata dal bianconero durante i calci di rigore: quell'anatema, "kiricocho", urlato al momento del penalty decisivo ha fatto il giro del mondo ed è entrato nel corredo accessorio del difensore da trincea, molto efficace e senza fronzoli.
Una nota stonata c'è: l'eroe di Londra, il capitano che ha fermato Lukaku e poi alzato la diga con Bonucci per arginare anche Kane, è senza contratto. Ha giocato la parte decisiva degli Europei da disoccupato. Come lui, anche Lionel Messi con l'Argentina in Copa America. Entrambi hanno sollevato il trofeo, entrambi sono attualmente senza club. Il 10 sudamericano attende che il Barcellona sistemi i conti e faccia un po' di cessioni.
Chiellini aspetta un cenno dalla ‘vecchia signora' che gli ha sì strizzato l'occhio quale cenno d'intesa ma, almeno per adesso, non è andata oltre quell'abboccamento. "Giorgio è molto sereno e tranquillo – ha ammesso il suo procuratore, Davide Lippi, a Rai Sport -. Non c’è alcuna novità ma sono sicuro che continuerà a giocare e con la Juventus. Ma i matrimoni si fanno in due".
