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Gianluca Vialli morto a 58 anni

Lo sport italiano rende onore a Gianluca Vialli: “Sperato fino all’ultimo nel miracolo”

Il diffondersi della notizia della morta di Gianluca Vialli ha provocato un fiume di reazioni, tutte improntate all’amore e alla stima per l’uomo e il campione. I messaggi delle squadre della sua vita, in primis la Nazionale azzurra.
A cura di Paolo Fiorenza
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È un giorno molto triste per lo sport italiano, che dice addio a Gianluca Vialli, morto oggi a Londra circondato dall'amore della sua famiglia per l'aggravarsi delle sue condizioni in seguito al tumore al pancreas che lo aveva colpito nel 2017. Non c'è stato niente da fare per il 58enne ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, che aveva fatto capire lo scorso 14 dicembre – quando aveva sospeso i suoi impegni con la Nazionale azzurra – che l'evoluzione della malattia stava volgendo nella direzione non sperata.

In quel momento in molti hanno cercato di far arrivare a Vialli tutto l'affetto possibile, dalle persone a lui più vicine ai tantissimi tifosi che hanno apprezzato l'uomo prima ancora del calciatore. Una valanga di amore e stima che adesso avvolge Gianluca dopo che ci ha lasciati. Dopo il diffondersi della notizia, le reazioni del mondo del calcio sono numerosissime e tutte improntate al rimpianto per una perdita tanto enorme quanto prematura.

Il pensiero del presidente della FIGC Gabriele Gravina è quello di tutti gli italiani: "Sono profondamente addolorato. Ho sperato fino all'ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, eppure mi conforta la certezza che quello che ha fatto per il calcio italiano e la maglia azzurra non sarà mai dimenticato. Senza giri di parole: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane". In sua memoria, sarà osservato un minuto di silenzio su tutti i campi nel fine settimana.

E poi c'è il dolore delle squadre in cui ha giocato, non tante, perché i grandi campioni hanno pochi amori, tutti di alto livello. E dunque sono arrivati i tweet della Sampdoria e della Juventus. Il club blucerchiato ha pubblicato una foto di Vialli che esulta con un cuore infranto e semplicemente "ciao Luca". Stessa scelta sobria e al tempo stesso commossa della Juventus, un "ciao Gianluca" con la foto della Champions League alzata nel 1996 a Roma.

Vialli ha chiuso la sua carriera Oltremanica ed anche il Chelsea, dove hai poi ricoperto anche il ruolo di allenatore, gli ha reso omaggio sui social: "Mancherai a così tanti. Una leggenda per noi e per tutto il calcio. Riposa in pace, Gianluca Vialli". Non poteva mancare il ricordo di quella Cremonese dove tutto ha avuto inizio, con quel ragazzo pieno di riccioli che voleva divorare il mondo: "Resterai un esempio indelebile della nostra essenza, Luca Vialli".

Anche le istituzioni al livello più alto hanno reso omaggio al campione lombardo, col messaggio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Non dimenticheremo i tuoi i gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l’emozione che hai regalato all'intera Nazione in quell’abbraccio con Mancini dopo la vittoria dell’Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l’uomo. A Dio Gianluca Vialli, Re Leone in campo e nella vita".

Col passare dei minuti il flusso dei messaggi è diventato un fiume incontenibile, sia in Italia che all'estero. Carlo Ancelotti e tanti altri, uomini di calcio, istituzioni e club, hanno sentito il bisogno di far sapere a Gianluca quale vuoto ha lasciato la sua scomparsa.

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