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Lo spogliatoio del PSG è controllato da un clan: danneggiati Donnarumma e Wijnaldum

Il clan dei giocatori sudamericani del Psg a quanto pare detta legge nello spogliatoio ed è facilitato anche nella comunicazione con il mister argentino Mauricio Pochettino. A pagarne le conseguenze sono in primis due dei calciatori arrivati nella scorsa estate, ovvero Gigio Donnarumma e Wijnaldum.
A cura di Marco Beltrami
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A poco a poco Mauricio Pochettino sta cercando di trovare il proverbiale amalgama per il suo Paris Saint-Germain. Non è sicuramente facile gestire un gruppo composto da tanti campioni, che nella scorsa estate è stato impreziosito e non poco dall'arrivo di altri top-player come Messi, Hakimi, Ramos, Donnarumma e Wijnaldum. A dare man forte al mister argentino c'è sicuramente il clan dei sudamericani che a quanto pare fa la voce grossa negli spogliatoi. Un gruppo dominante che a quanto pare incide anche nelle scelte tecniche del mister. A pagarne le conseguenze finora sono stati due degli ultimi arrivati, ovvero Donnarumma e Wijnaldum, che si ritrovano a lottare per un posto da titolare.

Oltralpe si è parlato spesso e volentieri del Psg, come di un club autogestito. Nel corso degli anni, i tanti giocatori sudamericani approdati sotto la Tour Eiffel sono stati capaci di colonizzare lo spogliatoio, facendo gruppo in campo e fuori. Una situazione ovviamente favorita dal fattore linguistico, con lo spagnolo che domina in casa parigina (basti pensare che Mbappé ha dovuto quasi adeguarsi, imparando bene anche la lingua dei suoi compagni). Ecco allora che gli argentini Di Maria, Icardi, Paredes, e sua maestà Messi, i brasiliani Neymar, Marquinhos e Rafinha (la lingua portoghese è comunque molto simile a quella spagnola), con il costaricense Keylor Navas, hanno creato una combriccola che inevitabilmente ha più facilità nel comprendersi, anche con il manager argentino Pochettino.

Una situazione che, stando alle indiscrezioni provenienti da Parigi, sta incidendo anche nelle scelte relative in particolare a due calciatori arrivati da pochi mesi, ovvero Wijnaldum e Donnarumma. Il primo che aveva preferito il Psg al Barcellona dopo gli anni al Liverpool, non ha nascosto il "mal di pancia" per il suo avvio di esperienza i Bleus con poche presenze e solo due partite giocate senza essere sostituito. Una situazione che dopo lo sfogo pubblico direttamente dal ritiro della sua nazionale non è cambiata, a giudicare dalle panchine contro Lipsia in Champions e Marsiglia in Ligue 1.

Dietro le scelte di Pochettino, secondo L'Equipe ci sarebbe proprio l'influenza del clan sudamericano. Gli argentini in particolare non avrebbero garantito sostegno al giocatore olandese, a vantaggio del connazionale Paredes che dalla sua ha il vantaggio di poter comunicare più facilmente con l'allenatore ex Tottenham. Anche in questo caso, come spesso accaduto anche al Barcellona, non bisogna dimenticare anche il peso specifico di Messi, il quale ovviamente potrebbe sponsorizzare la candidatura a titolare di Paredes, compagno anche di nazionale. Proprio per questo, l'olandese è stato messo un po' in disparte.

Situazione simile a quanto pare anche per Gigio Donnarumma, che come il suo compagno si è accomodato in panchina in occasione delle ultime due sfide del Paris Saint-Germain. Anche in questo caso, a giocare a favore di Navas è senza dubbio il clan, ma anche la coesione perfetta tra l'estremo difensore e molti compagni di squadra in campo e fuori. Grazie al castigliano, il portiere può comunicare bene anche con argentini (compreso il suo mister) e brasiliani, con buona pace di Donnarumma che si aspettava sin dall'inizio un utilizzo da titolare.

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