Lo spogliatoio del Barcellona vede un complotto per far passare l’Inter in Champions: è cervellotico
Un biscotto clamoroso per farli fuori dalla Champions League. A Barcellona temono il complotto, perché a pensar male si fa peccato ma spesso s'indovina. La situazione di classifica è tale (i catalani sono terzi con 3 punti quando mancano 3 turni alla fine della prima fase) da far nascere dentro sensazioni negative, il sospetto che possa accadere di tutto, l'apprensione per non riuscire a essere padroni del proprio destino, la preoccupazione per un'eliminazione che sarebbe devastante a livello di immagine e per i conti già provati del club.
Un sentore amplificato dal quel pasticcio brutto del Var e del fallo di mano commesso da Dumfries ma non rilevato nel finale della partita di San Siro contro l'Inter. Un episodio che ai catalani è costato sconfitta e polemiche tossiche. Ecco perché adesso hanno paura che all'ultima giornata del Gruppo C il Bayern Monaco già qualificato possa giocare un brutto scherzo. Come? Non impegnandosi abbastanza, tirando un po' indietro la gamba perché già appagato per il passaggio agli ottavi in tasca, ‘favorendo' indirettamente i nerazzurri.
Una mossa-trappola che ha uno scopo ben preciso: estromettere dalla Coppa uno degli avversari più pericolosi e, al tempo stesso, togliere un sassolino dalla scarpa, consumare a freddo la vendetta per la lunga estate di trattative calde per il trasferimento di Robert Lewandowski in Catalogna. Un passaggio travagliato, caratterizzato dal tira e molla tra l'attaccante e il club bavarese sul mancato rinnovo del contratto e la volontà di cercare nuovi stimoli altrove fino allo strappo definitivo.
Xavi aveva bisogno di un campione da piazzare in cima al reparto offensivo, averlo sottratto proprio ai tedeschi è stata un'operazione perfetta, compiuta con la complicità/assenso del giocatore. Ma in Germania potrebbero non aver ancora digerito lo sgarro ricevuto e adesso sale l'ansia assieme alla diffidenza alimentata proprio dalla svista incredibile del Var al Meazza.
La qualificazione agli ottavi è difficile, in salita ma non del tutto compromessa per il Barcellona. "Faremo due gol all'Inter e tre al Bayern Monaco", è la voce di dentro riportata dal quotidiano sport.es che cita la voglia (e la necessità) di battere i prossimi avversari in calendario con un punteggio tale da compensare i ko subiti (a cominciare dall'1-0 di Milano) e ribaltare il vantaggio della differenza reti nei confronti diretti.
È anche così che la squadra si dà coraggio anche al netto delle difficoltà interne per le condizioni del reparto difensivo che annovera assenze importanti (Bellerín, Araujo, Koundé, Christensen) e nel quale a Piqué viene concessa fiducia solo perché a imporlo è la situazione d'emergenza.
Due su tre al Camp Nou, ma è meglio vincerle tutte. Nella valutazione del momento il fattore campo viene considerato un piccolo punto a favore per battere tanto l'Inter quanto il Bayern. Ma non basta, non può bastare ancora. Serve fare filotto. Serve fare bottino pieno, magari con tanti gol, anche nella trasferta in Repubblica Ceca, a Plzen. Perché? La risposta che il Barça si dà è semplice: nell'ultima giornata del girone l'Inter sarà di scena a Monaco di Baviera e allora tutto può accadere…