Lo spogliatoio del Barcellona è una polveriera dopo il PSG: Gundogan accusa i compagni, Koundé reagisce
L'eliminazione del Barcellona dalla Champions League per mano del PSG ha provocato un vero e proprio ‘terremoto' in casa catalana e lo spogliatoio è una polveriera. L'illusione di poter tornare tra le prime quattro d'Europa si è arenata in occasione dell'espulsione di Araujo nel primo tempo, che ha fatto girare completamente il match dopo il vantaggio firmato da Raphinha.
Dopo il poker dei parigini sono arrivate le parole nel post-partita di Gundogan ai microfoni di Cbs Sport: "Sono deluso, molto deluso. Era nelle nostre mani e lo abbiamo dato al Psg. Glielo abbiamo dato nel modo più semplice. Difficile dirlo… Ma in questi momenti cruciali bisogna essere sicuri di prendere la palla, non so se tocca la palla o no… io preferisco concedere un gol o anche concedere un uno contro uno, avrei dato al portiere l’opportunità di fermare il tiro, o addirittura di farlo segnare".
Il riferimento all’espulsione di Araujo, che ha lasciato il Barça in dieci per più di un tempo, ma ci sono stati anche altri errori hanno influito sul risultato: le parole del tedesco, molto critico nei confronti della sua squadra come era accaduto anche in occasione del Clasico perso contro il Real Madrid, non sono piaciute allo spogliatoio del Barcellona e l'aria che si respinga nell'ambiente blaugrana è davvero pesante .
Jules Koundé ha lanciato una frecciatina al tedesco, ricordandogli che si perde e si vince di squadra e non come singoli: "Una delusione immensa non qualificarsi per le semifinali quando avevamo tutto per farlo. In ogni caso, vinciamo come squadra e perdiamo anche come squadra, sempre. È tempo di recuperare e preparare El Clásico questa domenica. Grazie per il supporto".
Xavi, che si è fatto espellere nel primo tempo per proteste e ha criticato in maniera molto dura l'arbitraggio, ha davanti a sé un duro lavoro nelle prossime ore perché in questo momento l'ambiente intorno al Barcellona è molto fragile ed emotivamente volubile, soprattutto per gli scarsi risultati ottenuti sul campo dopo aver vinto la Liga lo scorso anno.
L'allenatore ha annunciato che andrà via a fine anno e gli spiragli per farlo restare sono pochi nonostante i diversi tentativi fatti dai vertici. Una situazione davvero complessa e per nulla semplice.