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Lo Spezia continua a perdere ma Thiago Motta non può essere esonerato: il motivo in una clausola

Malgrado i numeri da incubo dello Spezia e i fischi del Picco in occasione della gara fallita contro il Lecce, il contratto firmato a luglio tutela Thiago Motta.
A cura di Alessio Pediglieri
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Fuori anche dalla Coppa Italia. Lo Spezia ha fallito l'appuntamento con gli ottavi di finale, perdendo malamente davanti al proprio pubblico la gara secca contro il Lecce, permettendo ai pugliesi di passare il turno come unica superstite di Serie B tra le avversarie di A. L'ennesimo flop da parte dei liguri che hanno mostrato serie difficoltà nel gestire una partita ampiamente alla loro portata, sulla carta, e che evidenzia ancora una volta lo stato confusionale in cui si è infilata la squadra. Un tunnel che ha coinvolto anche il campionato, dove lo Spezia non vince più dallo scorso 6 novembre, inanellando una serie di risultati deludenti che lo hanno portato a ridosso dalla zona rossa della retrocessione.

Un'involuzione evidente che ha messo sul banco degli imputati il tecnico degli spezzini, Thiago Motta. L'ex centrocampista ha preso in estate le redini del comando lasciate da Vincenzo Italiano, approdato alla Fiorentina. Un compito arduo vista la prima eccellente stagione in Serie A del club ligure che lo scorso anno aveva sorpreso tutti per gioco, mentalità e risultati. Poi, il cambio tecnico con Thiago Motta che è apparso soprattutto come una scommessa anche guardandone il curriculum: una parentesi al Psg nell'under 19 parigina, poi il deludente interludio in Serie A al Genoa che dura solamente due mesi tra l'ottobre e il dicembre 2019, quindi lo Spezia dove viene ingaggiato lo scorso luglio. Tanto è però bastato per sottoscrivere un contratto importante con il club ligure, di tre anni.

Thiago Motta durante la preparazione estiva dello Spezia: l'italo-brasiliano ha preso il posto di Italiano
Thiago Motta durante la preparazione estiva dello Spezia: l'italo-brasiliano ha preso il posto di Italiano

Di fronte alle deludenti prestazioni della squadra e a seguito del capitombolo al Picco in Coppa Italia, su Thiago Motta è arrivata anche la spada di Damocle dell'esonero: solo 4 vittorie complessive, in 19 presenze in panchina e ben 12 sconfitte varrebbero l'addio anticipato immediato alla ricerca di una nuova guida tecnica. Eppure, l'italobrasiliano resta saldo in panchina e malgrado i fischi dei propri tifosi, la società non è in procinto di chiudere il rapporto. "Se mi sento al sicuro dal punto di vista professionale? Sento assolutamente la fiducia di chi mi circonda e penso che possiamo uscire da questa situazione insieme". Parole che vanno nettamente controcorrente all'ambiente ma che nascono da una sicurezza celata nelle pieghe del contratto firmato in estate.

Lo scorso luglio, Thiago Motta e lo Spezia si sono stretti la mano sottoscrivendo un accordo pluriennale: tre anni, per costruire un programma a lungo termine, dandosi tempo di crescere e continuare sulla strada tracciata nelle ultime stagioni. Oltre alla firma e ai compensi, però, è stata inserita una precisa clausola che oggi appare determinante: la pesante penale contrattuale che prevede circa 400mila euro da elargire al tecnico da parte del club in caso di esonero prima del 2022. Dunque, malgrado gli attuali risultati da incubo, ecco spiegata la tranquillità espressa da Thiago Motta che, al di là delle voci di un evidente esonero, pensa esclusivamente al campo e ai prossimi incontri. Fino a Capodanno, poi tutto sarà possibile.

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