Lo Slavia Praga resta di nuovo in piedi e rifiuta di inginocchiarsi per dire no al razzismo
Lo Slavia Praga è rimasto ancora una volta in piedi prima del calcio d'inizio della gara valida per il ritorno di Europa League contro l'Arsenal. I cechi hanno confermato la loro protesta iniziata già nella gara d'andata all'Emirates Stadium in cui decisero di non seguire l'intera squadra dei Gunners e gli arbitri che si erano inginocchiati per dire no al razzismo. Un gesto di solidarietà, molto comune, soprattutto in Inghilterra, nei confronti del Black Lives Matter, ovvero il movimento che lotta contro ogni forma di discriminazione.
Il club ceco ha invece continuato a prendere questa linea come forma di protesta nei confronti dell'Uefa dopo l'inchiesta e successivamente la squalifica nei confronti del difensore Kudela che nel ritorno degli ottavi di finale contro i Rangers, aveva pronunciato frasi razziste all'indirizzo di Kamara. A Kudela sono state inflitte ben 10 giornate di squalifica da scontare nelle competizioni Uefa mentre per Kamara solo 3 per aver aggredito lo stesso difensore dello Slavia Praga in campo. Nella gara di ritorno tra Slavia Praga e Arsenal, è diventata virale la foto di Lacazette che si è inginocchiato davanti a tutti i suoi compagni d squadra guardando dritto negli occhi i giocatori cechi che invece sono rimasti in piedi.
Lo Slavia Praga infatti, nonostante la squalifica ufficializzata nella giornata di ieri nei confronti di Kudelo, ha rispedito al mittente le accuse della Uefa attaccando gli scozzesi di aver aggredito il difensore nel tunnel dello spogliatoio. Sulla vicenda l'Uefa ha prima aperto un'inchiesta per poi prendere un provvedimento definitivo ieri. In tanti sui social si aspettavano che questa sera lo Slavia Praga potesse invece tornare sui suoi passi e chiudere la vicenda inginocchiandosi con i giocatori dell'Arsenal. E invece si è assistito alla stessa scena della gara d'andata.