Lo Shakhtar di De Zerbi torna in campo: in programma sfide anche con Lazio e PSG
Un'ottima notizia per Roberto De Zerbi e i giocatori dello Shakhtar Donetsk a distanza di un mese dalla fuga dall'Ucraina colpita dal conflitto con la Russia. Tecnico, staff e giocatori torneranno ad allenarsi e a scendere in campo di nuovo: non ci sarà possibilità di giocare sfide ufficiali, semplicemente una serie di amichevoli internazionali concesse direttamente dall'UEFA, dopo la richiesta esplicita da parte del club ucraino. Tutto è già predisposto, mentre si attende anche un'altra notizia ufficiale, la definizione del titolo 2021 del campionato ucraino, interrotto dalla guerra, proprio con lo Shakhtar primo in classifica.
Dunque, mentre la guerra tra Russia e Ucraina non accenna a fermarsi, si prova per quanto si possa fare nel proprio piccolo, a tornare ad un briciolo di normalità, per cercare gli orrori della guerra. Lo Shakhtar si ritroverà nei prossimi giorni in Turchia dove si radunerà la rosa, che avrà i soli giocatori ucraini – tra cui molti giovani – dispensati dall'imbracciare le armi grazie a un permesso speciale per motivi umanitari, rilasciato dall’Uefa.
Non ci saranno i brasiliani, che hanno preferito – chi non ha ancora trovato altre sistemazioni – evitare di rientrare in Europa. Poi, tutto lo staff tecnico al gran completo, capitanato da Roberto De Zerbi. Una ripresa fortemente voluta dal club come riportato dalle parole del direttore sportivo Dario Srna, intervistato da Ukraina 24 TV Channel, in cui ha confermato l'accordo con l'UEFA.
Uno Shakhtar che sarà composto in modo anomalo, ma poco conta al momento, se non l'essere riusciti a costruire un presente che possa far lenire i dolori del conflitto. "La Uefa ci ha permesso di organizzare amichevoli in Europa. Inizieremo il 13 aprile contro il Besiktas, poi il 19 aprile contro il Fenerbahce" ha sottolineato Srna. Queste le notizie ufficiali, ma in programma ci sono anche match di un certo livello contro "il Siviglia, l’Hajduk Spalato, il Psg e la Lazio". Tutte ovviamente ancora da definire nei dettagli e da concordare nei luoghi e nelle date. La certezza è però una: il probabile tour europeo ha uno scopo ben definito, perché l'intero ricavato andrà devoluto alle popolazioni ucraine.