Lo Shakhtar denuncia la FIFA, richiesti 40 milioni di risarcimento: “Unica responsabile”

Lo Shakhtar Donetsk alzala voce e lo fa dal Tribunale di Losanna dove richiederà alla FIFA di venire risarcito per i gravissimi problemi causati dalla "diaspora" di giocatori tra i propri tesserati, acconsentita direttamente dal massimo organismo del calcio mondiale presieduto da Gianni Infantino. Sul banco ci sono 40 milioni di euro, a tanto è stato valutato il ‘buco' finanziario del club ucraino che ha così aperto una causa legale, dopo le mancate tutele che la stessa FIFA aveva garantito a tutte le società che stavano subendo le conseguenze dell'invasione russa.
Il motivo della denuncia da parte dello Shakhtar Donetsk risale allo scorso giugno 2022, quando la FIFA autorizzò i giocatori stranieri che giocavano in Ucraina a potersi ritenere svincolati e quindi liberi di trovare altre società dove tesserarsi, a seguito della guerra che il Paese stava (e sta tuttora) attraversando per l'invasione della Russia. Una decisione sofferta ma doverosa da parte della FIFA che aveva però garantito misure atte a tutelare gli interessi dei club coinvolti, ma che ad oggi di fatto non ha portato ad alcunché di concreto. Da qui, la decisione di richiedere via Tribunale, il risarcimento.
L'udienza è fissata per la mattinata di giovedì 22 dicembre a Losanna presso il Tas (il Tribunale d'Appello sportivo) con il club ucraino che ritiene di avere sofferto finanziariamente in modo eccessivo, per le decisioni sospensive della FIFA in cui si diceva che, nel momento in cui non sarebbero riusciti a trovare un diverso accordo con i propri club ucraini, i giocatori e gli allenatori stranieri avevano il diritto di sospendere il proprio contratto. Il tutto era inserito nell'allegato 7 del "Regolamento sullo status e il trasferimento dei calciatori" in relazione alle ‘Disposizioni transitorie relative alla situazione eccezionale derivante dalla guerra in Ucraina' recitava: "Fatto salvo quanto previsto dal presente regolamento e salvo che le parti concordino in caso contrario, giocatori e allenatori possono risolvere unilateralmente un contratto internazionale con un club affiliato all'UAF fino al 30 giugno 2023 , a condizione che non raggiungano un accordo reciproco con il club entro il 30 giugno 2022 come data limite".
La richiesta del club europeo si basa sui danni causati da questo provvedimento, soprattutto perché sarebbe stata decisa senza previa consultazione con i soggetti interessati, che erano gli stessi club, violando il mercato competitivo. Il direttore generale dello Shakhtar, Sergei Palkin è stato duro verso il comportamento della FIFA: "Molti giocatori di livello internazionale hanno lasciato il club con trasferimenti a costo zero. Tutto ciò ha contribuito a creare una perdita di introiti e una diminuzione del reddito base del club, stimano in circa 40 milioni". Proprio tale cifra è l'oggetto della richiesta del club ucraino che ha perso 4 giocatori stranieri. "La FIFA è responsabile diretta di questa perdita e le sue azioni hanno fatto precipitare la comunità calcistica locale in una crisi ancora maggiore", si legge nel comunicato verso l'organismo calcistico di Infantino, accusato di non aver fatto nulla di concreto pur consapevole che ci sarebbero stati inevitabili esodi.