Lo sfregio del Real Madrid a Sergio Ramos: la maglia numero 4 all’ultimo arrivato
La maglia numero 4 di Sergio Ramos, che a Madrid è come un totem per i tifosi, all'ultimo arrivato. Che ultimo arrivato proprio non è sulla platea internazionale di calcio. La indosserà David Alaba reduce dall'esperienza agli Europei con l'Austria, dopo aver chiuso la lunga avventura con la casacca del Bayern Monaco. Via dalla Germania, sbarca in Spagna a parametro zero e ritrova come compagno di club Toni Kroos e Carlo Ancelotti sulla panchina. Inizia una nuova fase della carriera ma l'ex bavarese ha spalle grosse abbastanza anche per sopportare il peso di una casacca del genere e delle aspettative a essa legate.
"Abbiamo il nostro nuovo numero quattro", dice con orgoglio il presidente dei blancos, Florentino Perez, che introduce il neo-acquisto ricordando ai sostenitori i successi conquistati anche nella stori più recente, lasciando alle spalle la delusione per quanto accaduto nell'ultima stagione, tanto in patria quanto in Europa. "Oggi è un giorno molto speciale per te e per tutta la tua famiglia qui – ha aggiunto il massimo dirigente -, e d'ora in poi dovrai affrontare una sfida entusiasmante: conquistare nuovi trionfi e nuovi titoli con la maglia del Real Madrid ed entrare a far parte dell'incredibile storia del nostro club. benvenuto nella tua nuova casa".
Forza e leadership. Sono questi i due termini che Alaba utilizza per chiarire come si sia già calato nella nuova realtà madrilena. Ne avverte la responsabilità ma non correrà il rischio di restarne schiacciato. "So cosa significa ed è un onore indossare la maglia che per un decennio è stata di Ramos. Questa cosa mi motiva molto".
L'incipit è Real, il resto lo dirà il responso del campo: toccherà a lui prendere il posto dell'ex difensore volato in Francia per accettare l'offerta del Paris Saint-Germain e provare a (ri)vincere sotto la Torre quella Champions sfuggita ai capitolini proprio contro i bavaresi. "So bene quanto Sergio sia stato un leader in questa squadra – ha concluso Alaba – ma non sono qui per confrontarmi con il passato. Mi è stato detto che è l'ultimo numero disponibile e non volevo chiedere ad altri calciatori il loro numero ma mi sento onorato ed è una grande motivazione per me".