Lo sfogo di Verstraete: “La mia ragazza è malata di cuore, ora il calcio non è importante”
La Bundesliga è il campionato che più di tutti è vicino ad una ripartenza, dopo lo stop a causa dell'emergenza Coronavirus. Ma proprio in virtù dello stato avanzato del processo di ripresa è anche il torneo che sta affrontando le problematiche più specifiche. Nei giorni scorsi tre tesserati del Colonia sono risultati positivi ai tamponi. Come da protocollo adottato in Germania, sono stati isolati ma gli allenamenti della squadra sono proseguiti. Birger Verstraete, centrocampista belga del club tedesco, ha raccontato alla tv VTM la preoccupazione con cui sta vivendo il contagio di persone – due compagni di squadra e un fisioterapista – con cui ha condiviso spazi e attività nelle ultime settimane.
"Ciò che il club ha comunicato, che non siamo entrati in contatto tra di noi, è vero, proprio nel senso letterale della parola. Però il fisioterapista ha seguito me ed altri giocatori per settimane. E giovedì ho lavorato in palestra con i due calciatori in questione. Quindi parlare di nessuno contatto non è del tutto corretto. Spero il virus resti limitato a tre persone, ma già questo fa capire quanto si sia diffuso".
I casi positivi sono stati isolati, il resto della squadra continua ad allenarsi. In Germania hanno scelto di affrontare così il virus in ambito calcistico. Verstraete si mostra perplesso.
"Per il momento non siamo stati messi in quarantena e questo è un po' bizzarro. Al momento il calcio non è la cosa più importante per me. Di recente ho visto immagini della terapia intensiva, ora sembra che il virus ci sia vicino. È un po' strano che tutto continui"
Nel dibattito tra chi vorrebbe terminare la stagione in ogni modo possibile e chi pensa sarebbe giusto fermarsi, Verstraete si schiera senza troppi indugi dalla parte dei secondi.
"Sarebbe ingenuo da parte mia e degli altri dire che il calcio dovrebbe tornare il più presto possibile. Il virus ha dimostrato ancora una volta che bisogna prenderlo sul serio. Non spetta a me decidere cosa fare della Bundesliga, ma posso dire che non penso al calcio. La mia ragazza soffre di problemi di cuore, altri hanno bambini a casa. Tutto questo è più importante. Io voglio che stiano tutti bene prima di tornare a giocare a calcio. La salute viene prima di tutto"
Intanto, però, procede spedito il piano di ripresa del campionato tedesco. Con l'appoggio delle istituzioni, come confermano le parole del ministro dell'interno con delega allo sport, Horst Seehofer: "Trovo plausibile il programma proposto dalla Lega e sostengo un riavvio a maggio". Virus permettendo.