video suggerito
video suggerito

Lo sfogo di Guardiola: “Uefa e Fifa stanno uccidendo i calciatori”

Covid, calendari ingolfati, calciatori costretti a veri e propri tour de force tra club e nazionali in previsione dell’Europeo in programma in estate. Pep Guardiola attacca le Federazioni internazionali: “I giocatori sono esseri umani, non macchine. E da quando abbiamo iniziato si può che non c’è mai stata una settimana di stop. Così è un massacro”.
A cura di Maurizio De Santis
386 CONDIVISIONI
Immagine

"Uefa e Fifa stanno uccidendo i calciatori". Pep Guardiola non usa giri di parole, mette da parte la diplomazia e attacca a testa bassa. I calendari della stagione in corso – tanto quelli dei club quanto delle nazionali – hanno ingolfato i programmi di un'annata intensa, senza pausa, che culminerà addirittura con il Campionato Europeo della prossima estate. Venne cancellato un anno fa a causa della pandemia, a distanza di tanto tempo da allora il Covid non dà tregua e getta un'ombra sull'organizzazione internazionale dello spettacolo agonistico.

Non serve andare molto lontano per rendersi conto della gravità della situazione, basta dare un'occhiata a cosa è accaduto (e sta accadendo) in Italia a causa del focolaio di contagi scoppiato in Nazionale: 14 tesserati, tra cui sei calciatori, sono finiti nella lista dei positivi in differenti momenti, alcuni addirittura dopo essere rientrati nei rispettivi club e aver giocato in campionato. Finora Fifa e Uefa si sono aggrappate a una norma/salvagente recepita nei regolamenti delle singole federazioni: una squadra può andare in campo se ha a disposizione almeno 13 calciatori (portiere incluso), beneficiando al massimo di una sola possibilità di rinvio con quel che ne consegue in termini di rendimento e sovraccarico di stress psico/fisico per i giocatori.

Immagine

In Italia l'intervento – previsto dalla legge – delle Asl e la proliferazione dei contagi nonostante la bolla e i protocolli ha sparigliato le carte in tavola e messo il mondo del calcio dinanzi alla consapevolezza che non basta trincerarsi dietro un plico di prescrizioni per sentirsi al sicuro. In Europa Guardiola è solo l'ultimo dei protagonisti che ha sollevato grandi perplessità su questo modello calato dall'alto e divenuto insostenibile. Il tecnico del Manchester City ha approfittato della vigilia della gara di Champions (andata dei quarti di finale col Borussia Dortmund) per tornare sull'argomento.

I calciatori sono esseri umani, non macchine – le parole dell'allenatore catalano -. Hanno bisogno di riposo, Uefa e Fifa li stanno massacrando. So bene che alcuni dei miei calciatori non gradiscono l'idea di star fiori ma giocarle tutte non è possibile. Se vuoi lottare su tutti i fronti, in una stagione così breve, devi fare delle rotazioni. E da quando abbiamo iniziato si può che non c'è mai stata una settimana di stop.

386 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views