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Lo sfogo di Calzona in TV, lascia il Napoli ferito da brutte voci: “Lo fanno per mantenersi lo stipendio”

Il tecnico degli azzurri ha tolto un peso dallo stomaco e qualche sassolino dalla scarpa. Nel post gara di Lecce ha parlato così durante le interviste: “Qualcuno di questi ‘gossippari’ ha anche detto che io non alleno la Slovacchia”.
A cura di Maurizio De Santis
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È finita. Francesco Calzona lascia il Napoli con un pari (0-0) col Lecce in un Maradona freddo, ostile, che s'è scaldato solo esponendo striscioni di contestazione e lanciando bordate di fischi all'indirizzo della squadra. Nessuno è stato risparmiato, dal capitano Di Lorenzo (che nelle ultime ore ha fatto parlare di sé per la volontà di andar via) fino allo stesso Osimhen, subentrato nella ripresa.

Un palo e una traversa sono stati l'emblema di quel che è stata la stagione tremenda e disastrosa dei campioni d'Italia, che hanno chiuso il campionato al 10° posto con ben 37 punti in meno rispetto all'anno scorso. Dopo 14 anni di fila è fuori dalle Coppe (nemmeno nell'aggancio in extremis alla Conference può sperare, nel caso la Fiorentina vinca in finale) e da metà agosto dovrà addirittura partecipare ai turni eliminatori (32simi di finale) a partire dal 10 agosto, in pieno ritiro.

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In diretta tv, durante le interviste, Calzona, chiamato dopo Garcia e Mazzarri per rimediare a una situazione insostenibile, s'è tolto un peso dallo stomaco e un sassolino dalle scarpe. Anche più di uno, alla luce della mole di pressioni e di critiche che ha dovuto sopportare per aver cercato di mettere mano al folle caos che è divenuto lo spogliatoio dei partenopei, frammentato, imploso, scontento e rancoroso. Tutti contro tutti quando inciampi (non a caso, ma per negligenza e superficialità progettuale) in annate del genere.

"Mi sono arrivate all'orecchio tantissime voci, di queste penso che ne sia vero appena il 2%. Mi dispiace perché ho sentito addirittura che non alleno la squadra. Qualcuno di questi ‘gossippari' ha anche detto che io non alleno la Slovacchia, sarò il secondo… Però loro hanno bisogno di questo, di gente che clicca, perché devono mantenersi lo stipendio. Accettiamo anche questo che fa parte di un'annata così negativa".

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Il futuro è già domani. Quello del Napoli vede spuntare all'orizzonte Antonio Conte, che dovrebbe portare con sé anche Oriali e una ventata nuova- Quello di Calzona è caratterizzato dal prossimo impegno da ct della Slovacchia: gli Europei di calcio in programma in Germania.

"Sapevo già dal 19 di febbraio che dal 26 maggio tornavo con la nazionale slovacca, perché gli accordi erano questi indipendentemente da come sarebbero andati i risultati. Non rinnego niente, lo rifarei per il Napoli altre centomila volte. Penso da domani inizierò a pensare alla Slovacchia e all'Europeo".

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Infine, il clima ostile del Maradona. L'epilogo dei campioni d'Italia è stato amarissimo. Inutile anche andare a salutare il pubblico sotto le curve: le frasi loro dedicate sono state durissime. Il resto lo hanno fatto i sibili fragorosi che li hanno accompagnati negli spogliatoi.

"La protesta dei tifosi è stata civilissima – ha aggiunto Calzona -. Ci hanno aiutato fino all'ultimo, finché avevamo degli obiettivi importanti, nonostante le prestazioni non fossero di livello. I ragazzi sono molto dispiaciuti per come è andata la stagione e per come è andata la partita oggi. Purtroppo la stagione è stata veramente tutta negativa e per tutti".

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