Lo sfogo di Bonucci dopo la festa sul bus scoperto: “Molto italiano scaricare le colpe”
L'Italia ha vinto gli Europei e negli occhi di tutti sono ancora nitide le immagini del trionfo azzurro sotto il cielo di Londra e il bagno di folla che ha accolto la Nazionale di Roberto Mancini nelle strade di Roma. Il day after la vittoria a Wembley contro l'Inghilterra, Chiellini e compagni hanno fatto ritorno in Italia per essere ricevuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Dopo gli omaggi delle istituzioni, proprio al termine della visita al Premier, è esplosa la festa in città. Gli azzurri hanno attraversato il cuore della Capitale a bordo di un pullman scoperto prendendosi tutto l'affetto del popolo italiano.
Ma a far discutere, il giorno successivo, sono state le dichiarazioni del Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, che al Corriere della Sera aveva affidato il suo sfogo: "I patti non sono stati rispettati. La FIGC chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma è stato spiegato chiaramente che non era possibile. Abbiamo detto che non potevamo autorizzarli". Per puoi ribadire: "Dopo l'uscita dal Quirinale si è aggregato un autobus scoperto con la livrea e le scritte dedicate ai campioni d’Europa", denuncia il Prefetto, che spiega come a quel punto fosse impossibile fermare la parata.
Dichiarazioni che stonano con il clima di festa generale e che sono state rese ancora più amare dalla sottolineatura da parte dello stesso Prefetto: "Mi risulta che Chiellini e Bonucci abbiano rappresentato con determinazione il loro intendimento al personale in servizio d'ordine; a quel punto non si è potuto far altro che prendere atto della situazione e gestirla nel miglior modo possibile". Parole che i diretti interessati non hanno apprezzato. Ecco perché Leonardo Bonucci, attraverso un'intervista rilasciata a Il Foglio, ha voluto rispondere a tono alle accuse chiarendo la vicenda.
Le parole di Bonucci: "Tutti abbiamo chiesto il pullman scoperto"
Bonucci non ci sta e cerca di chiarire la vicenda spiegando per filo e per segno cosa sia accaduto in quella giornata: "Le autorità hanno acconsentito all’utilizzo del pullman scoperto, dicendo che sarebbero state in grado di gestire la situazione – ha detto il difensore azzurro che ha poi attaccato duramente chi ha accusato i giocatori – A ognuno il suo compito e il suo ruolo, è davvero semplicistico e molto italiano scaricare le colpe".
Il difensore dell'Italia e della Juventus, ha ribadito con forza il suo pensiero difendendo quella decisione e sottolineando come sia stata presa una decisione di comune accordo con tutti: "L’intera delegazione ha chiesto il pullman scoperto e siccome quello coperto, a prescindere era stato bloccato dalla folla già in strada e sarebbe comunque stato limitato nel passaggio a seguire, le autorità hanno acconsentito".
Bonucci ci tiene a specificare un concetto: "Noi non ci saremmo mai e poi mai permessi di sostituirci alle autorità competenti, che immagino abbiano fatto le loro dovute valutazioni, prima di quanto avvenuto in piazza del Popolo la sera prima, e poi con il nostro passaggio in città". Bonucci allude chiaramente al fatto che la sera precedente non fosse stato impedito a nessuno di festeggiare nonostante fossero saltate tutte le misure anti-Covid previste. Motivo per cui sarebbe stato inutile limitare la festa il giorno successivo con il pullman scoperto. Nel frattempo il giocatore, che in questo momento è in vacanza, non smette di gioire per la vittoria degli Europei: "Chi sta ancora godendo?".