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Lo sfogo del fratello di Schillaci durante il ricordo su Rai 1 prima di Italia-Belgio: “Vergogna”

Il fratello di Totò, morto il 18 settembre scorso, ha manifestato dissenso per lo stacco della regia. Perché non si poteva attendere ancora qualche attimo? È stata la domanda ricorrente.
A cura di Maurizio De Santis
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Giuseppe Schillaci, fratello di Totò, eroe delle notti magiche in Nazionale ai Mondiali, non ce l'ha fatta a trattenersi e sui social ha manifestato dissenso per quanto accaduto prima di ItaliaBelgio. "Vergogna, la Rai interrompe il ricordo di Totò Schillaci per la pubblicità", è il messaggio condiviso poco dopo che dalla postazione in campo è stata data linea alla regia perché staccasse per un breve spot, a pochi istanti dal fischio d'inizio della sfida di Nations League.

Cosa è successo? Nella ricostruzione di quei momenti c'è anche la perplessità provata da chi era davanti alla tv e ha avuto la sensazione del "taglio" per esigenze televisive. È stato proprio così? Il racconto della cronaca dei fatti parte dall'annuncio fatto in diretta che ha scaldato i cui dei tifosi, la partita sarà preceduta da un toccante ricordo dedicato all'attaccante morto a 59 anni il 18 settembre scorso.

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L'attore e doppiatore Luca Ward ha letto un messaggio in sua memoria e invitato il pubblico a inscenare una coreografia di luci con i telefonini per dare maggiore suggestione a quegli attimi: "Totò Schillaci rimarrà nel cuore di tutti noi, ha fatto sognare l’Italia intera con le sue esultanze travolgenti. È il simbolo di una nazione che non si arrende".

Sul maxi-schermo dello stadio Olimpico sono state trasmesse alcune immagini dell'ex giocatore che in maglia Azzurra segnò, proprio a Roma, 4 delle 6 reti realizzate a Italia '90 (le altre 2 arrivarono nella semifinale persa a Napoli ai rigori contro l'Argentina e a Bari contro l'Inghilterra, nella finale di consolazione per il 3° posto vinta 2-1). Il sottofondo musicale ha reso quel momento ancora più commovente fino a quando le telecamere hanno indugiato sulla figura di Schillaci a conclusione della sequenza.

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È stato solo allora che il giornalista Rai, Antinelli (che aveva al suo fianco il tecnico, Stramaccioni) ha restituito la linea allo studio per quell'intermezzo pubblicitario che rientrava nella scaletta dell'evento. A qualcuno (su tutti il fratello di Schillaci, ma sui social in molti sono apparsi scettici sull'episodio) quello stacco non è piaciuto: perché non si poteva attendere ancora qualche attimo? È stata la domanda ricorrente, oltre a espressioni di biasimo.

In campo prima della partita ma anche qualche ora prima, fuori dal rettangolo verde, non era mancata l'opportunità di tornare con il pensiero a Schillaci. Lo aveva fatto il ct della Nazionale, Spalletti: "Sono stato travolto e trascinato dal suo impeto e dalla sua voglia di mettere a disposizione il suo carattere, la sua foga nel fare le cose – ha ammesso ai microfoni di RaiSport -. Si avventava sul pallone e sembrava una tigre nel fare le sue giocate e arrivare alla conclusione".

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