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Lo schiaffo del club indiano a Balotelli, c’entra il giudizio sull’uomo: no a Mario per 2 ragioni

Pur essendo svincolato dopo aver chiuso l’esperienza coi turchi dell’Adana Demirspor c’è qualcosa che ha pesato sul piatto della bilancia: valutazioni sul passato di Super Mario.
A cura di Maurizio De Santis
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La notizia rimbalza direttamente dall'India e chiama in causa Mario Balotelli. L'attaccante italiano, 34 anni, è ancora disoccupato. E lo resterà ancora per un po' considerato che non c'è alcuna società seriamente interessata a ingaggiarlo. Alla vigilia del campionato sono i Kerala Blasters a chiamarsi fuori da qualsiasi possibile trattativa con l'ex nazionale azzurro. Ci fosse stata anche solo una possibilità di rivederlo in campo, la società asiatica ha messo a tacere subito ogni chiacchiericcio chiarendo subito che ingaggiare il calciatore non era un obiettivo realistico.

Non solo per questioni economiche, c'entra (e anche tanto) il suo passato. In buona sostanza, la sua fama di bad boys per le "balotellate" fatte nel corso della carriera hanno alimentato profondo scetticismo pure dall'altra parte del mondo e in un torneo dove la tecnica di Balotelli sarebbe deliziosa. Lui, intanto, continua ad allenarsi da solo mostrando anche una discreta condizione fisica, buona lena negli allenamenti e il tocco magico. Ma non gli basta ancora per convincere una squadra a dargli fiducia.

Perché i Kerala Balsters hanno escluso il possibile ingaggio di Mario

Perché il club della Super League indiana ha escluso l'opportunità di avere Mario in rosa? Secondo quanto riferito dai media indiani sono due i motivi principali che hanno spinto i Kerala a valutare negativamente un suo trasferimento. Pur essendo svincolato dopo aver chiuso l'esperienza coi turchi dell'Adana Demirspor c'è qualcosa che ha pesato sul piatto della bilancia: i suoi comportamenti e, più ancora, i precedenti disciplinari. Si sono fatti due conti e hanno immaginato che la spesa non valesse l'impresa. Il messaggio su X di un giornalista indiano ha confermato le indiscrezioni.

Le "balotellate" di Mario: casa a fuoco per i fuochi d'artificio

A cosa fanno riferimento nello specifico? C'è l'imbarazzo della scelta a giudicare da quanto accaduto e degli episodi controversi che lo hanno visto spesso nel mirino, al punto da spingerlo all'iconica esultanza "Perché sempre a me?". Una delle azioni più recenti documentate sui social riporta la sequenza videoclip alla serata "euforica" con amici (barcolla e cade per strada). Iconico, invece, è il lancio di piccoli petardi nello spogliatoio dell'Adana. Aveva già fatto qualcosa del genere nel 2011 e l'epilogo era stato tremendo: quando era un calciatore del Manchester City, la villa in affitto per 3 milioni e 500 mila euro, andò a fuoco per l'accensione di fuochi pirotecnici nel bagno della casa. Uscì illeso ma non venne risparmiato dalle critiche durissime.

Sempre durante la sua avventura in Inghilterra si rese protagonista di un'altra situazione sopra le righe: fece un incidente in auto mentre si recava agli allenamenti e venne ritrovato con quasi 6 mila euro in tasca. Quando gli chiesero come mai avesse tanti soldi con sé rispose: "Sono ricco".

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