Lo scherzo di Alvarado finisce male, fa esplodere un petardo in sala stampa: la giustificazione è assurda
Roberto Alvarado voleva solo divertirsi un po' ma lo scherzo architettato è finito malissimo. Ha sbagliato tutto quel che poteva (luogo, momento, destinatari) e scatenato solo un putiferio con il rischio di fare del male ad altre persone. L'esterno del club messicano, Chivas, ha lanciato un petardo nella sala stampa, a Guadalajara. Cosa gli è passato per la testa in quel momento? Si è scusato e la motivazione fornita è la classica toppa che è peggio del buco: non ce l'aveva con i giornalisti né con i cameraman (alcuni di loro hanno riportato lesioni lievi), quel botto era diretto a dei compagni di squadra che avrebbe voluto spaventare.
Una versione dei fatti a cui nessuno ha creduto tanto da provocare la reazione stizzita della reporter, Karina Herrera, che ha documentato l'accaduto con un video condiviso sui social: "È incredibile quanto accaduto. In tanti anni non mi era mai capitata una cosa del genere. La verità è che è stato messo quel petardo sull'uscio pur sapendo che c'erano persone all'interno dell'ambiente".
Dopo la detonazione, i giocatori presenti, José Castillo e Fernando Beltrán, hanno chiesto a tutti di mantenere la calma. Appello inutile, sia perché molti hanno deciso di abbandonare la conferenza sia perché – almeno inizialmente – s'era diffuso il timore che dietro quella bravata (o, almeno, rappresentata come tale) ci fosse dell'altro. E quando s'è scoperto chi era stato l'autore e perché lo aveva fatto, rabbia e sdegno sono diventati il companatico di una giornata folle.
Cosa rischia Alvarado per quell'atto? A livello sportivo potrebbe cavarsela con una semplice multa, oltre che un bel rimbrotto da parte del suo club. A livello penale può trovarsi addirittura sotto inchiesta da parte della Procura della Repubblica. Lanciare un oggetto esplosivo in un luogo in cui ci sono persone può provocare feriti o lesioni di varia entità, anche a causa dei detriti e delle eventuali schegge liberate dalla deflagrazione. E tanto basta – sottolineano i media messicani – perché il calciatore possa finire in un guaio più grosso di quanto lui stesso potesse immaginare.
Alla fine se la caverà con una severa reprimenda ma se anche solo una delle persone presenti avesse riportato ferite serie (e non un "semplice" irritazione cutanea), l'esterno del Chivas non l'avrebbe fatta franca così facilmente: il Codice penale federale indica che la persona responsabile di un gesto del genere potrebbe rischiare una pena che va da tre mesi a sei anni di reclusione, a seconda della gravità.