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Lo Jagiellonia vince il titolo di Polonia ma potrebbe non fare la Champions: c’è la regola dei 200 km

Lo Jagiellonia Bialystok ha vinto per la prima volta nella sua storia il titolo di campione di Polonia, ma una regola poco conosciuta dell’UEFA mette a rischio la sua partecipazione alla prossima Champions League.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una squadra che ha appena vinto un campionato in Europa potrebbe essere esclusa dalla partecipazione alla prossima Champions League. Un'edizione per la quale c'è grande attesa alla luce del nuovo format a girone unico a 36 squadre e successiva fase a eliminazione diretta con tabellone tennistico. Il rischio è più che concreto, vista una regola non molto conosciuta dell'UEFA, relativa ai requisiti necessari per essere ammessi alla massima competizione europea. E non ci riferiamo alla capienza dello stadio, elemento spesso tirato in ballo – non solo per la Champions – quando qualche club ha avuto difficoltà per iscriversi al torneo cui aveva diritto. No, lo Jagiellonia Bialystok paga la regola dei 200 km dall'aeroporto più vicino.

Lo Jagiellonia Bialystok campione di Polonia per la prima volta nella storia

La squadra si è laureata fresca campione di Polonia sabato scorso, per la prima volta nei 104 anni di storia del club. Un finale al cardiopalmo, visto che la Ekstraklasa si è risolta con due club appaiati a pari punti, dopo che entrambi hanno vinto nell'ultima giornata: lo Jagiellonia ha potuto festeggiare grazie alla migliore differenza reti negli scontri diretti con lo Slask Wrocław. Al fischio finale del match vinto 3-0 in casa contro il Warta Poznan, è esplosa la gioia incontenibile di giocatori e tifosi, che pregustavano anche la loro prima partecipazione alla Champions, dovendo passare prima peraltro per i preliminari (da cui usciranno 7 squadre, in aggiunta alle 29 già qualificate al maxi girone unico).

La regola UEFA dell'aeroporto entro 200 km

Tuttavia la presenza dello Jagiellonia nella massima competizione continentale è a rischio e potrebbe dipendere dalla ricerca di una sede alternativa in cui giocare. Questo non perché il loro stadio da 22mila posti non sia all'altezza, ma perché non c'è un aeroporto nel raggio di 200 km dall'impianto. I regolamenti UEFA prevedono infatti che debba esserci uno scalo entro questa distanza dalle città partecipanti alla Champions.

L'aeroporto internazionale più vicino, l'aeroporto Chopin di Varsavia, si trova a circa 210 km dallo stadio urbano di Bialystok, che è la decima città più grande della Polonia e la più grande della parte nord-orientale del Paese. Dunque, a meno che l'UEFA non accetti di fare un'eccezione alla regola, lo Jagiellonia dovrà probabilmente trovare una sede alternativa il cui stadio soddisfi i requisiti richiesti per partecipare alla Champions.

Qualora questo problema venga risolto, la squadra campione di Polonia entrerà nel secondo turno preliminare della Champions come squadra non testa di serie nel percorso Campioni. Il sorteggio si svolgerà il 19 giugno, l'andata si giocherà il 23-24 luglio e il ritorno una settimana dopo.

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