video suggerito
video suggerito
Mondiali in Qatar 2022

Lloris potrebbe non indossare la fascia LGBTQ ai Mondiali: “Ho rispetto per le leggi in Qatar”

Hugo Lloris ha spiegato la sua teoria e i suoi dubbi nel dover indossare la fascia tricolore LGBTQ durante i Mondiali. Il portiere della Francia ha affermato come sia giusto rispettare le leggi in un Paese ospitante.
A cura di Fabrizio Rinelli
848 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

I Mondiali in Qatar sono pronti a prendere il via ma la sensazione è che l'attenzione di tutti non sarà incentrata solo su temi di carattere calcistico. I dubbi sulle questioni politiche e le dure leggi vigenti in Qatar su determinati argomenti stanno diventando di prima fascia. Diverse saranno infatti le dimostrazioni pubbliche da parte di alcune Nazionali in difesa dei diritti umani. Più volte è stato infatti chiesto alla FIFA di fare pressione sul Qatar per depenalizzare le relazioni omosessuali e per proteggere la comunità LGBTQ affermando che la FIFA non si sia impegnata pubblicamente nel sostegno di misure concrete che assicurerebbero la sicurezza dei tifosi.

A tal proposito alcune nazionali potrebbero scendere in campo con la fascia arcobaleno sul braccio ma non tutti hanno la stessa opinione. La nazionale inglese ha dato la sua disponibilità e il suo supporto per questa battaglia e infatti Harry Kane, da capitano, la indosserà in questi Mondiali. Diversa è invece l'opinione del suo compagno di squadra al Tottenham, Hugo Lloris, che invece da capitano della Francia potrebbe rifiutarsi di prendere parte a questa dimostrazione pubblica in supporto alla comunità LGBTQ.

Il portiere della Francia è stato invitato a rispondere sull'argomento e ha mostrato una certa determinazione, anche freddezza, nel rispondere in maniera chiara e sicura difendendo il proprio pensiero. “Prima di fare qualsiasi cosa serve l'accordo della Fifa e della Federazione – ha detto a proposito del fatto di indossare una fascia arcobaleno – Poi ho la mia opinione personale. È in qualche modo simile a quello del presidente della Federazione".

Lloris spiega la sua teoria che ha un attimo sorpreso tutti coloro i quali erano presenti a nell'auditorium di Clairefontaine durante la conferenza stampa: "Quando accogliamo gli stranieri, spesso desideriamo che rispettino le nostre regole e la nostra cultura. Io farò lo stesso in Qatar bisogna rispettare le regole del Paese ospitante". Una dichiarazione che in Francia fa già discutere e che ha lasciato senza parole il popolo francese. Parole sorprendenti che mostrano un clima di grande confusione attorno alla questione e che di certo non si attenueranno nel corso dell'inizio imminente dei Mondiali.

Lloris ha poi aggiunto: "Comunque non resterò insensibile a questi argomenti – ha detto – Ma ci si aspetta troppo dai giocatori su questo genere di argomenti". Il portiere della Francia cerca di chiarire: "Il calcio ha un posto importante nella società e si chiede molto ai giocatori – aggiunge – Abbiamo questa responsabilità di rappresentare il nostro Paese sportivamente. Fuori, ognuno è libero di difendere le proprie opinioni“.

848 CONDIVISIONI
1000 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views