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Livorno, macabra protesta: tre croci e una testa di maiale in mezzo al campo

Per protestare contro la grave situazione economica della società amaranto, che rischia addirittura il fallimento, alcuni ignoti sono entrati di notte nell’impianto livornese e hanno piazzato le tre croci e la testa di maiale in mezzo al campo. Il tutto davanti ad uno striscione minaccioso: “Pagherete caro, pagherete tutto”.
A cura di Alberto Pucci
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Le croci sul campo del 'Picchi' - Il Tirreno
Le croci sul campo del ‘Picchi' – Il Tirreno

Sprofondato nelle serie minori, dopo l'ultima apparizione in Serie A nella stagione 2013/2014, il Livorno sta vivendo in queste ultime settimane l'ennesimo momento difficile dalla sua gloriosa storia. Di fronte ai problemi economici che rischiano di portare il club al fallimento e dopo le ultime promesse del presidente Spinelli, alcuni tifosi amaranto hanno deciso di passare all'azione con un gesto clamoroso e particolarmente raccapricciante.

Sul terreno dello storico stadio ‘Armando Picchi', degli ignoti hanno infatti piantato tre croci in mezzo al campo con sopra i nomi di Banca Cerea, Gruppo Carrano e Spinelli: coloro che, secondo il popolo livornese, sarebbero tra i principali colpevoli di questa grave crisi societaria. Sopra una delle tre croci, quella del Gruppo Carrano, è stata inoltre apposta anche una testa di maiale. Il tutto con uno striscione sullo sfondo con la scritta: "Pagherete caro, pagherete tutto".

Aldo Spinelli
Aldo Spinelli

Il caos di Livorno e il precedente di Ferrara

La macabra scoperta è stata denunciata nelle prime ore di questa mattina dal custode dell'impianto, che di fronte alla scena non ha potuto far altro che chiamare le forze dell'ordine e raccontare ai carabinieri dell'irruzione notturna nell'impianto e del folle gesto. Secondo le prime ricostruzioni dei millitari, l'iniziativa sarebbe legata al caos legato alla cessione del club da parte di Spinelli e al mancato impegno economico del gruppo di soci che ha rilevato le quote dallo storico patron amaranto.

Le tre croci di Livorno arrivano a pochi mesi dal precedente caso di Ferrara. Nel luglio scorso, dopo la deludente stagione della squadra biancazzurra, culminata con la retrocessione in Serie B, alcuni ignoti entrarono di notte all'interno del centro sportivo della Spal per piazzare una testa di un maiale e uno striscione polemico: "Via i porci da Ferrara". Un gesto che, come quello di Livorno, trovo grande risalto su tutti i media locali e nazionali.

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